Molti genitori utilizzano la camomilla per i neonati nel biberon, con l’unico scopo di aiutarli a rilassarsi e dormire meglio. Inoltre, la camomilla dovrebbe servire anche a diminuire le coliche serali sempre molto frequenti nei più piccoli. Cerchiamo di capire se si tratta di un’abitudine sicura per la salute dei bambini e quali accortezze prendere per evitare i maggiori rischi. Prima di proseguire ecco un video per approfondire il tema dell’alimentazione dei bambini.
Camomilla ai neonati: proprietà principali
Spesso quando i bambini sono piccoli, utilizzare piante, erbe, infusi, decotti può essere un’idea valida per sopperire a piccoli disturbi quotidiani. Piante come la camomilla nella maggior parte dei casi, hanno effetti collaterali quasi nulli o trascurabili. Nel caso specifico dei bambini molto piccoli, però, la camomilla può essere somministrata seguendo delle regole ben precise che ti racconteremo in questo articolo.
La camomilla è comunemente conosciuta per le sue proprietà antiossidanti, antimicrobiche, antidepressive, antinfiammatorie, antidiarroiche, angiogeniche, anticarcinogeniche, epatoprotettive e antidiabetiche. Inoltre, è utile per l’artrosi, la colite ulcerosa, la sindrome premestruale e i disturbi gastrointestinali.
Dopo questa panoramica, vediamo in che modo può essere usata nel caso dei neonati.
Come preparare ed utilizzare la camomilla per i neonati
La camomilla ai neonati si può dare, ma in che modo e come si prepara? Vediamo insieme.
Per preparare l’infuso di camomilla da bere, è necessario innanzitutto procurarsi i fiori di camomilla in erboristeria. Dopo di che segui questi passaggi.
- Riscalda l’acqua fino a quando inizia appena a bollire.
- Metti 2 cucchiaini di fiori in una tazza di acqua calda, ma non bollente, per 3-5 minuti, copri e lascia riposare
- Prima di bere, filtra l’infuso.
Questa preparazione ha lo scopo principale di essere bevuta, ma una volta raffreddata la camomilla può essere utilizzata in altri modi.
- Il suo potere antimicrobico la rende perfetta per essere utilizzata per pulire le abrasioni e piccole ferite.
- L’effetto calmante rende questa “pozione” utile per fare impacchi per gli occhi, sia per detergerli, che per sfiammarli nel caso di rossore dovuto ad affaticamento, al troppo sole, alle infiammazione, o quando, al risveglio, le ciglia sono incollate a causa dei residui lacrimali.
Per utilizzare l’infuso di camomilla nella zona degli occhi, utilizza dei dischetti di cotone. Bagna ogni dischetto nella camomilla ormai fredda, fai stendere il bambino e poggia entrambi i dischi sugli occhi chiusi. Dopo qualche minuto rimuovi tutto.
Camomilla ai neonati: esistono dei reali rischi?
Anche se la camomilla a primo impatto può sembrare assolutamente innocua, quello che spesso dimentichiamo di considerare è il peso specifico del bambino che essendo assolutamente diverso dal nostro, può reagire diversamente alla dose di infuso.
Per questa ragione, quando decidiamo di dare un infuso di camomilla ad un bambino dobbiamo accertarci di utilizzare fiori di camomilla senza pesticidi e coltivati in zone non contaminate, proprio per evitare di immettere nel corpo dei bambini sostanze nocive per il loro organismo.
A volte le erbe usate per gli infusi possono avere residui di materiali pesanti (alluminio, arsenico, cadmio, rame, piombo e mercurio), anche se minima, la loro concentrazione negli infusi può avere un impatto maggiore per il corpo del bambino.
Un altro dei rischi legati alla camomilla per i neonati risiede in possibili reazioni allergiche, che anche se moderate, sono state osservate soprattutto in soggetti allergici all’ambrosia. I principali sintomi si ridurrebbero a difficoltà respiratorie, ma non c’è da eslcudere nulla. Per questa ragione, se in famiglia vi sono casi di allergia, può essere opportuno fare attenzione a somministrare la camomilla, come altri infusi di erbe, e tenere sotto controllo il bambino le prime volte che gli si da da bere queste sostanze.
Alcuni genitori hanno notato un effetto opposto della camomilla sui propri figli. Nel senso che invece di favorire uno stato di calma e rilassamento, il bambino appariva agitato, manifestando comportamento di eccitazione, che può verificarsi soprattutto quando la camomilla viene lasciata a lungo in infusione.
Il suggerimento resta quello di osservare il bambino ed il suo comportamento, tenendolo monitorato.
Evita di zuccherare la camomilla, soprattutto perché se l’obiettivo è far prendere sonno al piccolo, lo zucchero potrebbe avere l’effetto totalmente opposto.
Ricorda che il gusto è questione di abitudine e gli infusi possono essere bevuti anche senza dolcificanti, o dolcificati molto poco. Nei bambini lo zucchero non andrebbe utilizzato mai (in realtà sarebbe l’ideale fare così anche per gli adulti). Se riuscirete ad abituare i bambini ai sapori semplici e poco zuccherati, gioverà alla loro salute da piccoli e da grandi.
Infine, vogliamo affrontare la questione della camomilla solubile, che per cominciare è già zuccherata, ecco perché non va assolutamente somministrata ai neonati, e sarebbe meglio non somministrarla neanche ai bambini piccoli. In ogni caso non va assolutamente utilizzata per sfiammare gli occhi o detergere le ferite, perché lo zucchero nutre i batteri e otterrete l’effetto opposto a quello desiderato.
Evita la camomilla nei neonati fino a 6 mesi
Uno dei principali effetti benefici della camomilla è quello di essere un rilassante per i muscoli ed avere un lieve effetto distensivo nel caso di crampi del tratto digerente. Questa azione viene coadiuvata dal tepore caldo e benefico della bevanda. Ecco spiegato il motivo per cui la camomilla è una delle piante consigliate nel caso delle colichette tipiche dei neonati. Chiedi consiglio al pediatra, ma in alcuni casi puoi associare all’azione della camomilla quella del finocchio, per sbarazzarsi delle coliche gassose, oppure usare melissa e passiflora che favoriscono il sonno ed il riposo.
Tuttavia, come già accennato all’inizio, la camomilla non va fatta bere ai neonati almeno fino al 6° mese di vita. Durante tutto questo periodo, infatti, i neonati devono cibarsi solo ed eclusivamente di latte materno, unico nutrimento adatto alla sviluppo del loro organismo.
Anche per tutti quei bambini che non vengono allattati al seno, ma prendono il biberon, va evitata la somministrazione della camomilla. In generale ai neonati fino a 6 mesi non vanno dati altri liquidi che non siano il latte materno o il latte artificiale specifico per loro, preparato secondo precise procedure per evitare rischi batterici.
…e le tisane? Alcuni genitori sono attratti dalla tentazione di preparare una tisana o un infuso a base di frutta, verdura o erbe, per donare effetti benefici al proprio figlio. Ma sono sicure da somministrare al bambino? Le linee guida della Società italiana di pediatria parlano chiaro: è consigliabile non offrire liquidi diversi dal latte materno ai neonati di età inferiore ai sei mesi, allatati al seno; quindi non andrà bene l’acqua, né le tisane e nemmeno la camomilla.
Fonte articolo Alfemminile