Tra tour sold-out e una sentenza che fa discutere, Baby Gang continua a far parlare di sé: mentre infiamma le platee europee, emergono dettagli scottanti sul suo scontro con la polizia. Provocazione calcolata o solo un colpo di scena?
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La sentenza per Baby Gang: il videoclip provocatorio e gli scontri con la polizia
Il rapper Baby Gang, all’anagrafe Zaccaria Mouhib, è stato recentemente condannato per resistenza a pubblico ufficiale aggravata e manifestazione non preavvisata per un evento risalente ad aprile 2021. La sentenza, firmata dal giudice Tommaso Perna, ha sottolineato come il rapper abbia intenzionalmente sfruttato la propria fama per incitare i fan allo scontro con le forze dell’ordine, con l’obiettivo di filmare l’accaduto e utilizzarlo come videoclip per uno dei suoi brani. Secondo il giudice, Baby Gang ha chiamato i fan a raccolta con un preciso scopo: creare una scena di tensione e resistenza da immortalare. Il giudice ha respinto l’ipotesi che si trattasse di una “resistenza passiva”, interpretando l’azione come una strategia studiata per ottenere visibilità.
Baby Gang in europa con La fine del mondo Tour
Nonostante i guai giudiziari, Baby Gang è attualmente impegnato in un tour europeo di grande successo. Dopo l’anteprima a L’Aquila e i concerti in Spagna e a Zurigo, il rapper ha continuato con una serie di show nei principali club europei. Ieri sera si è esibito al celebre Bataclan di Parigi, mentre le prossime tappe includeranno il Lussemburgo, Stoccolma e Berlino. Le date italiane del tour La fine del mondo sono previste per il 12 dicembre al Palaprometeo di Ancona, il 14 dicembre all’Unipol Forum di Milano e il 21 dicembre all’Inalpi Arena di Torino. Durante i suoi concerti, Baby Gang porta in scena i brani tratti dal suo ultimo album, L’Angelo del Male, che ha debuttato in cima alle classifiche italiane e comprende collaborazioni con artisti come Sfera Ebbasta, Marracash e Lazza.
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Chi è Baby Gang? La scalata di un rapper fuori dagli schemi
Nato a Lecco il 26 giugno 2001 da genitori marocchini, Zaccaria Mouhib ha trascorso l’infanzia in un ambiente difficile, allontanandosi dalla famiglia già a 11 anni. La sua adolescenza si è svolta per lo più in strada, dove le difficoltà l’hanno spesso messo contro la legge. Tuttavia, la scoperta della musica è stata la svolta. Il primo brano Street, pubblicato a soli 17 anni, ha segnato l’inizio di una carriera in ascesa, spingendolo a investire nelle sue capacità artistiche grazie anche al supporto di don Claudio Burgio e dell’associazione Kayros.
Oggi Baby Gang è un nome di spicco della scena rap italiana, con all’attivo due EP certificati Oro, “EP1” e “EP2”, e tre album, tra cui Innocente e L’Angelo del Male. Ha fondato l’etichetta No Parla Tanto Records e collaborato con importanti rapper italiani, come Marracash, Blanco e Fabri Fibra. Nonostante la fama e il successo, Baby Gang rimane un artista controverso, che continua a navigare tra polemiche e riconoscimenti.
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| Da Rumors.it