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Alessandro Nasi, è lui il successore di Andrea Agnelli alla Juve?

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Alessandro Nasi, è lui il successore di Andrea Agnelli alla guida della Juventus? Il suo nome è rimbalzato sui media nei giorni che vedono l’attuale presidente bianconero in evidente difficoltà per la vicenda Superlega.

Qualcuno, rispolverando il Manzoni, avrebbe potuto dire: Alessandro Nasi, chi era costui? Alessandro Nasi fino a qualche giorno fa era un nome conosciuto soprattutto tra gli addetti ai lavori in ambito economico – finanziario. Al massimo poteva risultare un nome familiare a chi mastica gossip, dato che è l’attuale compagno di Alena Seredova, ex moglie di Gianluigi Buffon. Ma ormai il suo nome è conosciuto da tutti perché associato ad una clamorosa successione. Sarà lui, secondo molti, il nuovo presidente della Juventus. Vedremo.

Tutti sembrano già aver dimenticato il grande periodo che la Juventus ha vissuto sotto la presidenza di Andrea Agnelli. Tutti, in questo momento, sembrano voler presentare al presidente juventino il conto dei suoi errori. La Superlega ed il naufragio del progetto dei 12 Top Club europei che avrebbe significato anche e, soprattutto, dare respiro alle casse societarie. Sulle quali casse societarie ha inciso in maniera determinante l’arrivo del fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo.

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Acquistato per puntare a vincere la Champions League, Cristiano Ronaldo doveva essere colui che avrebbe dovuto trasformare il sogno in realtà. Il suo dovere il fuoriclasse portoghese lo ha fatto ed anche di più. Quello che è mancato è stato il contorno. Una squadra che spesso, nelle partite decisive, ha dimostrato di non essere all’altezza del suo giocatore simbolo. Così, nelle ultime due stagioni sono arrivate due eliminazioni cocenti agli ottavi di finale di Champions League con avversari che una Juventus normale avrebbe fagocitato in un sol boccone.

Quei mancati introiti, uniti alle pesanti conseguenze economiche che anche il mondo del calcio ha dovuto subire a causa della pandemia di Covid – 19, hanno portato i conti della società Juventus ad un punto di non ritorno. Il colossale ingaggio di Cristiano Ronaldo poteva essere giustificato e sostenuto soltanto da grandi introiti. Mancati quelli tutto rischia di crollare. Occorre un immediato cambio di passo, che può iniziare con un cambio al vertice della società e/o con l’ingresso in società di un nuovo socio. Vedremo.


Chi è Alessandro Nasi?

Nato e cresciuto a Torino, Alessandro Nasi si è laureato in Economia per poi intraprendere un percorso di formazione professionale e di consolidamento delle competenze negli Stati Uniti, dove ha vissuto a lungo. Nasi ha maturato anni di esperienza a Wall Street, ha lavorato per le principali banche di investimento. In tempi più recenti, è stato accostato alla Ferrari. Oggi Nasi è presidente di Comau, industria del ramo della robotica che fa parte del gruppo Stellantis. È vicepresidente di Exor, holding italiana della famiglia Agnelli.

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Come sarebbe la sua Juventus?

Qualora la scelta della proprietà della Juventus, ovvero di Exor, ovvero di Jaki Elkann, ricadesse sulla figura di Alessandro Nasi, la società da lui presieduta avrebbe connotati completamente diversi dalla precedente. Uomini di fiducia di Andrea Agnelli come Pavel Nedved o Fabio Paraticiprobabilmente non troverebbero posto nel nuovo organigramma del neo presidente. Al momento non si fanno nomi di chi, eventualmente, potrebbe subentrare ai dirigenti uscenti. 

La Juventus di Andrea Agnelli ha confermato, qualora ve ne fosse stato bisogno, che nulla s’improvvisa e che, sempre, serietà e competenza sono garanzia di risultati. Andrea Agnelli – Pavel Nedved – Giuseppe Marotta–Fabio Paratici – con Antonio Conteprima e Massimiliano Allegri dopo nelle vesti di allenatori, erano un gruppo di lavoro importante, affiatato e competente. L’aver mandato via Giuseppe Marotta è stato il primo dei pochi, grandi errori del presidente Andrea Agnelli

Quell’operazione è stata, probabilmente, l’inizio della fine. La Juventus ha continuato a vincere perché aveva accumulato un tale vantaggio sulle altre società italiane che le vittorie arrivavano quasi per inerzia. Quest’anno, però, la Juventus non vincerà il suo decimo scudetto consecutivo, come era nei sogni del presidente Agnelli. Lo scudetto andrà altrove. Giuseppe Marotta e Antonio Conte sono altrove e altrove vinceranno lo scudetto. Nello sport come nella vita, le scelte giuste pagano sempre, così come gli errori si pagano sempre.

In questo momento la discussione su chi sarà il nuovo presidente della Juventus è assolutamente secondaria rispetto al problema centrale che riguarda e riguarderà a breve la società bianconera. La squadra dovrà essere rifondata, così come parte dei quadri dirigenziali. Chi sceglierà chi? Con quali denari? È concepibile insistere ancora sul progetto Cristiano Ronaldo? L’eventuale ritorno in panchina di Massimiliano Allegri non sarebbe un’ammissione esplicita che negli ultimi due anni si sono commessi gravi errori di gestione e di scelte? Le domande sono tante, ma forse, al momento, non vi è nessuno che sia in grado di dare delle risposte certe.

Articolo di Stefano Vori

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