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Piercing al naso: una personalizzazione molto diffusa

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Quando decidi di fare un piercing al naso si tratta di una scelta importante e prima di procedere bisogna riflettere bene perchè sarà una situazione permanente e difficile da modificare. Allo stesso modo, quando fai un nuovo tatuaggio è meglio informarsi prima e valutare con attenzione tutti i pro e i contro per evitare brutte sorprese e pentimenti irrimediabili! Guarda il video qui sotto, poi continua a leggere l’articolo e scopri di più sul piercing al naso.

Il piercing al naso: qual è il suo significato?

Il piercing al naso nelle antiche civiltà americane, africane ed asiatiche viene fatto non tanto come ornamento gioiello della persona, ma piuttosto ha il valore di un simbolo rituale di appartenenza ad un gruppo tribale e ad un determinato ceto: un modo, quindi, per comunicare agli altri il proprio status sociale, etnico e religioso. Lo adoperano anche le donne nubili per comunicare la propria disponibilità al matrimonio. In India è collegato alla venerazione della dea Parvati, protettrice delle nozze, o della dea Kalì.
Fatto alla narice sinistra può essere di buon auspicio nell’apportare benefici e armonia alle unioni sentimentali. Può anche essere indicatore di particolare bellezza e di classe sociale elevata.
In alcune zone asiatiche il piercing nasale ha dimensioni tali da coprire parte della bocca e del volto.
In Occidente la decisione di farsi fare un piercing può essere dettata solitamente soprattutto dall’estetica, ha un valore ornamentale e decorativo, distintivo: è una scelta per personalizzare con questo gioiello aspetto, gusto, carattere, indole e identità. Invece per la medicina indiana in particolare la narice è collegata alla sfera genitale femminile e l’applicazione di un gioiello potrebbe addirittura rendere meno dolorosi sia quando si hanno le mestruazioni che quando si partorisce. Se vi piace particolarmente e se per voi ha un significato importante, fate la vostra scelta, ma sempre prestando molta attenzione a non prendervi una delle possibili e frequenti infezioni alla zona nasale.

Piercing al naso: fa male?© istock

Vari tipi di piercing nasale: possono essere semplici, più complessi e di varia difficoltà!

Sono davvero tanti i tipi di body piercing che affascinano soprattutto i più giovani, ma sempre più di frequente anche gli adulti. Il più diffuso è senz’altro ancora quello al naso, ma molti anche come segno di coraggio e distinzione dagli altri, li fanno un po’ ovunque: sulle labbra, sui capezzoli, sul sopracciglio, sull’ombelico, sulle orecchie e anche sulla lingua e sui genitali oltre che nelle zone con presenza di cartilagine. Il piercing al naso più comune è il Nostril, il classico orecchino con brillantino alle narici; gli altri sono il septum, che riguarda il setto nasale e il bridge, che si applica sul ponte del naso. Si effettuano tutti con la pistola indispensabile per l’applicazione corretta del gioiello. Il più semplice rispetto agli altri è proprio il Nostril che come gli altri viene effettuato con la pistola con ago. Ha anche un costo contenuto rispetto ad altre tipologie per cui è spesso una prima scelta per chi si approccia al mondo della body modification.
In questo tipo di piercing viene applicato di solito sul lato esterno della cavità nasale, che come abbiamo già detto è anche un simbolo sessuale femminile, un anellino, una barretta di metallo o un malizioso brillantino o uno zircone. Nel septum piercing dopo la penetrazione dell’ago nella cartilagine viene inserito nel foro praticato un anello o gli altri accessori prescelti, piccoli monili e gioielli in acciaio inox, argento o titanio.
Il septum, infatti, prevede la foratura tra la zona del naso e il setto nasale con successivo inserimento del gioiello. Il bridge comporta, invece, l’applicazione del piercing sul ponte nasale tra gli occhi con due fori, per inserire una barretta e due palline: un procedimento piuttosto delicato, che presenta maggiori possibilità di complicazioni, di infezioni e persino di rigetto.
Molto particolari e più complessi sono il rhyno piercing, che penetra in senso verticale dalla punta del naso fino alla sua base, e il septril, che prevede che il monile fuoriesca solo nella zona inferiore.

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Piercing al naso: perché farlo© istock

Prendete tutte le debite precauzioni contro un’infezione!

La struttura nasale è complicata con vasi sanguigni, ossa e cartilagini, vasi linfatici e ramificazioni di cellule nervose ed è la principale via respiratoria. Respirare male dal naso produce molti inconvenienti, in quanto espirando e inspirando soltanto attraverso la bocca possono passare più germi e non si ha una buona ossigenazione. Il piercing sul naso è tra quelli più semplici e di rapida applicazione, ma anche in questo caso è necessario affidarsi ad un piercer esperto e di vostra fiducia con licenza regolare per tatuaggi e piercing.nQuesto perché l’igiene del luogo dove avviene il piercing, la serietà del piercer e la sua igiene personale, l’uso di strumenti e di un ago sterile in confezioni sigillate, di disinfettanti adatti e di guanti monouso sono elementi essenziali per evitare il pericolo di infiammazioni e serie infezioni.
Bisogna assicurarsi, innanzitutto, che l’ambiente sia ben sterilizzato e che il piercer sia capace e affidabile e usi tutte le prevenzioni per scongiurare una possibile infezione. Infatti, anche solo con un piercing al naso, si possono avere delle gravi infiammazioni o delle allergie fastidiose e lunghe a guarire.
Soprattutto quando si penetra la cartilagine, c’è il rischio di complicazioni più gravi, che possono andare da un’infezione seria alla necrosi della parete nasale se viene compromessa.
Nel caso del septum piercing l’ago, infatti, viene inserito attraverso la cartilagine, nel Nostril e nel Bridge, invece, attraverso la pelle.

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Piercing al naso: il septum© Istock

Qual è la migliore procedura per il piercing al naso?

Di solito il piercing al naso non comporta una procedura molto dolorosa, la pistola è rapida e quasi indolore, viene avvertito soltanto un certo fastidio, forti pizzicori, ma non è difficile da sopportare. Attenzione però a non farvi tentare da qualche “fai da te” casalingo: non rinunciate mai alla procedura fatta da un esperto. Vari tipi di pistola per piercing sono in vendita confezionati singolarmente e sterilizzate secondo i requisiti medici standard, con panni asettici inclusi in ogni confezione e orecchini anallergici, solitamente adoperate per i buchi alle orecchie e non per altre applicazioni più complesse In ogni caso comunque è sempre più sicuro ricorrere ad un artist professionale, esperto e responsabile e non a dilettanti che lavorano a basso costo.
Il costo di un piercing è legato alla qualità dei prodotti, all’abilità nota del piercer, all’ambiente in cui viene effettuato ed oscilla sui 50 euro per un lavoro molto basico.
Il septril può provocare una maggiore sofferenza, essendo più complicato, più o meno come tutti quelli che prevedono due fori e la penetrazione dell’ago nella cartilagine. Come per tutti i tipi di piercing anche in questo caso si possono applicare dei dilatatori o estensori, badando di farlo in maniera graduale, non più di 1 mm ogni tanto.

 

Piercing al naso: orecchini© Istock

Cure igieniche per il vostro nuovo gioiello.

Una volta fatto il piercing al naso, bisogna usare molta cautela, facendosi consigliare dal piercer, che ve l’ha applicato, sul modo migliore di averne cura. La prima conseguenza è di solito un arrossamento della pelle con successivo dolore per almeno un paio di giorni. Come per tutti i piercing anche quello al naso necessita di particolare cura e igiene allo scopo di far guarire la lesione del foro nel maggior breve tempo possibile, proprio per evitare infezioni e infiammazioni dolorose. Dopo aver fatto un piercing, non dimenticate di averne cura, di igienizzare i fori con soluzioni saline, di non stare troppo al sole e di non sporcare la piccola lesione con polvere o sabbia. Potreste anche avere perdite di sangue, un discreto fastidio e dolore nella zona penetrata, soprattutto se riguarda la cartilagine.Fate attenzione soprattutto se avete un basso sistema immunitario carente, perché in questo caso siete più a rischio, potendo prendere le infezioni più facilmente di altri con maggiori difese. Conviene, quindi, dedicarsi all’igiene del naso esterno ed interno due volte al giorno almeno per un paio di mesi, finché la lesione del foro non si cicatrizza perfettamente; non bisogna toccarsi con le mani senza averle lavate bene e disinfettate.
La zona interessata va protetta da ogni tipo di sporco e non bisogna stuzzicare le crosticine che si formano, né adoperare cosmetici e saponi aggressivi.


 

Sarah Jessica Parker© Getty Images

 

Sarah Jessica Parker© Getty Images

 

Meryl Streep© Getty Images

 

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Mina© Getty Images

 

Mina© Getty Images

 

Cate Blanchett© Getty Images

 

Cate Blanchett© Getty Images

 

Julia Roberts© Getty Images

 

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Complicazioni e controindicazioni: la parola allo specialista.

Soprattutto quando è interessata la cartilagine, aumenta il rischio di complicazioni, che possono andare da un’infezione seria alla necrosi della parete nasale. Nella cavità nasale si annida la flora batterica. Pertanto, se con un septum piercing mettiamo in comunicazione le strutture cartilaginee e quelle cutanee, le possibilità di infiammazione della cartilagine (pericondrite) sono piuttosto elevate. Molto dipende ovviamente anche dallo stato di salute generale della persona che si sottopone all’applicazione del piercing. Se l’arrossamento e il gonfiore dopo alcuni giorni non passano, è il caso di consultare un dermatologo di fiducia, che vi prescriverà il farmaco di cui avete bisogno per contrastare una possibile infezione, probabilmente un antibiotico e un antinfiammatorio. Alcuni microorganismi che possono poi diventare agenti patogeni si trovano proprio sulla pelle e nel muco nasale e possono provocare infezioni anche agli occhi, pustole sulla cute e addirittura ascessi. Un’attenzione particolare va riservata ad evitare il rischio di passaggio nel sangue dei virus dell’epatite B e C. Non sono rari poi i casi di reazioni allergiche al nichel o a metalli poco pregiati, come del resto quando si usa l’orecchino “falso”, con conseguenti dermatiti, eczemi, vesciche e papule arrossate. Conviene, quindi, adoperare metalli meno allergici, come oro, titanio e acciaio inox. Il piercing al setto nasale può provocare anche ematomi e bisogna anche stare attenti persino a non ingerirlo per distrazione, data la sua vicinanza alla bocca. Un ultimo consiglio: non fatevi mai fare un piercing, né al naso, né in altre parti del corpo, se soffrite di diabete, se siete cardiopatici, se assumete quotidianamente i farmaci antiaggreganti, come la cardioaspirina, o gli anticoagulanti, che facilitano l’eventualità di vasti ematomi e di emorragie, e se siete un paziente fragile, con carenze immunitarie di base. Ci sembra comprensibile che tanti siano attirati dalla novità e dal piacere di una scelta distintiva, anche se altri si rifiutano di capirne le motivazioni. Non dimenticate però per questo di fare attenzione per prima cosa alla vostra salute, senza esagerazioni troppo smodate e pericolose, che possono compromettere per sempre il vostro aspetto, soprattutto parliamo di abusi di dilatatori o di qualche imprevista cicatrice causata dall’infezione sopraggiunta.
Alle donne, in particolare: state in guardia! Attente alla pistola, al dolore dell’ago e preservate il vostro prezioso bel nasino.

Fonte articolo Alfemminile

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