Tutta una vita nelle sue canzoni, con la voglia di ascoltarle, leggerle tutte di un fiato. Ascoltare, leggere le canzoni di Paul McCartney vuol dire ripercorrere a ritroso gli ultimi sessant’anni della musica pop e rock.
E proviamo a ripensare a tutti quei grandi artisti, italiani e stranieri, che nel corso dei decenni, hanno candidamente confessato che dalla musica del genio di Liverpool hanno tratto ispirazione, nonché incommensurabile piacere.
Questo è stato, è e sarà sempre Paul McCartney. Un genio delle sette note.
“Non so quante volte mi è stato chiesto se avrei scritto un’autobiografia, ma non era mai il momento giusto“.
Per l’ex componente dei Beatles la scrittura chiedeva altro:
“L’unica cosa che sono sempre riuscito a fare, a casa o in viaggio, è scrivere nuove canzoni. So che, quando si arriva a una certa età, un diario aiuta a rievocare i giorni passati. Ma io non ho mai preso appunti. Quello che mi rimane sono le mie canzoni, centinaia di canzoni che, ho capito, equivalgono a una sorta di diario. In queste canzoni c’è tutto l’arco della mia vita”.
Il suo diario in musica
“The Lyrics: 1965 to the Present”, è il titolodel diario musicale in 154 canzoni di uno dei più grandi cantautori e musicisti viventi.
Due volumi in cofanetto in cui Paul McCartney, che il prossimo 18 giugno compirà 79 anni, racconta, insieme al poeta premio Pulitzer per la poesia, l’irlandese Paul Muldoon, la sua vita ed il suo percorso artistico attraverso brani che coprono 60 anni di una carriera infinita.
I brani sono organizzati in ordine alfabetico, non cronologico e sono raccolti qui, per la prima volta, i testi definitivi delle canzoni, insieme al racconto della loro genesi, delle persone e dei luoghi che le hanno ispirate.
Dal suo archivio personale sono stati estratti manoscritti, lettere, fotografie, un materiale imperdibile per i milioni di fans di Sir Paul.
“Spero che quello che ho scritto mostri ai lettori qualcosa delle mie canzoni e della mia vita che non avevano mai visto prima. Ho provato a dire qualcosa su come nasce la musica, su cosa significa per me e cosa spero possa significare anche per gli altri”, spiega l’artista di Liverpool.
Tra le tante perle musicali di Sir Paul vi è Yesterday, registrata come la canzone più eseguita della storia: più di sette milioni di volte solo nelle tv e nelle radio degli Stati Uniti. Ma sono nella storia della musica anche brani come Let it be o Hey Jude, solo per citarne alcuni.
“Questi testi, tratti da cinque anni di conversazioni sono quanto di più vicino a un’autobiografia potremo mai avere”, spiega Paul Muldoon: “Quello che Paul ci dice sul suo processo creativo conferma una cosa che prima potevamo soltanto sospettare, siamo di fronte a uno scrittore di primaria importanza che si inserisce perfettamente nella lunga tradizione della poesia in lingua inglese”.
Sir Paul e i Beatles
Probabilmente Paul McCartney è stato, è e sarà qualcosa di più di un grande scrittore. Ha cambiato la storia della musica, cambiandone gli schemi e gli orizzonti. Una rivoluzione che ha portato con sé innumerevoli cambiamenti, non solo musicali.
Come non pensare, allora, ai Beatles, i quattro scarafaggi di Liverpool, che nel decennio della loro unione, hanno raggiunto un successo ed una popolarità mai eguagliate dopo di loro, grazie alla creazione di brani indimenticabili.
Come non pensare a quel connubio artistico straordinario con John Lennon, due genialità complementari che unite riuscivano a toccare vette altissime di creatività artistica.
E tra questi cambiamenti non possono essere dimenticate le varie generazioni, almeno quattro, che sono cresciute ascoltando la sua musica SENZA TEMPO.