Stefania Sandrelli è una delle protagoniste della Mostra del Cinema di Venezia, perché ha ricevuto il premio Bianchi del Sindacato Nazionale giornalisti cinematografici e perché è protagonista del film Acqua e Anice, presentato proprio al Festival. Nel film l’attrice interpreta Olivia, una donna vittima di violenza, e fa una confessione shock: “Anch’io sono stata vittima di violenza”.
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Stefania Sandrelli ha raccontato a La Repubblica l’episodio, che risale a parecchi anni fa: “Ho avuto un’esperienza terribile con un calciatore della Lazio, morto qualche anno fa. Era il fidanzato di Gigliola, una delle mie migliori amiche, che mi ospitava a casa sua. Mi disse: “Ti accompagno io, andiamo con due macchine”. Non potevo immaginare cosa sarebbe successo”.
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L’attrice ha quindi continuato il racconto: “Mi viene incontro e mi dice “Ti aspetto in cabina”, realizzo che si aspettava di fare sesso e io non volevo, nel modo più assoluto. In quella cabina mi ha picchiato a sangue, mi ha rotto la faccia, le ossa, mi ha gonfiato gli occhi. Ero più morta che viva. Quando confessai a Gigliola piangemmo insieme, per non farmi vedere mi rinchiuse in una specie di cantinato. Poi chiamò i carabinieri e da allora lei non l’ha mai più visto. Era una cosa pazzesca, che avevo rimosso“.
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Stefania Sandrelli violenza: l’attrice racconta l’episodio che risale a tanti anni fa
Dopo la rivelazione shock, Stefania Sandrelli parla del nuovo film e del ruolo che la vede protagonista calzandole a pennello: “Non mi piacciono le saghe, i filoni. Ho sempre preferito fare film originali, amo le sorprese e ho sempre cercato di fare slalom. Olivia è un ruolo che mi calzava: donna forte, libera e piena di vita nonostante la violenza“. Dopo aver saputo questi particolari agghiaccianti, siamo sicuri che l’attrice abbia dato il meglio di sé in questo film che, in parte, racconta anche la sua storia.
