Re Carlo nell’occhio del ciclone. Il Guardian lo accusa: “Trae profitto dalle morti degli inglesi”

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Re Carlo III

La monarchia inglese torna ad essere travolta dalle polemiche. Ma questa volta Harry e Meghan non c’entrano. Perché il soggetto sotto attacco è Re Carlo III, preso di mira dalla gravi accuse del The Guardian, la cui inchiesta avrebbe smascherato alcune attività illecite del sovrano. Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese, re Carlo III starebbe traendo profitto dalla morte di migliaia di persone nel nord-ovest dell’Inghilterra, i cui beni vengono segretamente utilizzati per potenziare un impero immobiliare commerciale gestito dal suo patrimonio ereditario.

Re Carlo III

Foto: Peter Byrne / IPA

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Re Carlo accuse Guardian: ecco cosa ha rivelato l’inchiesta del quotidiano inglese

Il Ducato di Lancaster, ossia il mega patrimonio di asset, immobili, ville e investimenti intestato al sovrano britannico, ha raccolto decine di milioni di sterline negli ultimi anni grazie a un sistema antiquato che risale all’epoca feudale: grazie a tale metodo il ducato raccoglie beni finanziari, noti come bona vacantia, di proprietà di persone morte senza testamento o parenti prossimi conosciuti. Secondo quanto rivelato dall’inchiesta del The Guardian, negli ultimi 10 anni, ha raccolto più di 60 milioni di sterline in questi fondi. Da tempo la corona inglese sostiene che i proventi dei bona vacantia sia devoluti a enti di beneficenza, tuttavia solo una piccola percentuale di queste entrate viene devoluta in beneficenza. Documenti interni al ducato, visionati dal Guardian, hanno rivelato infatti come i fondi vengano segretamente utilizzati per finanziare la ristrutturazione di immobili di proprietà del re e affittati a scopo di lucro.

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Tre fonti che hanno familiarità con le spese del ducato hanno confermato che la proprietà utilizzava le entrate raccolte dai cittadini deceduti per ristrutturare il suo redditizio portafoglio immobiliare, con notevoli risparmi per la proprietà. Una di esse ha affermato che gli addetti ai lavori del ducato considerano le spese in bona vacantia, che finora non sono state rese pubbliche, come “denaro gratuito” e “fondi neri”. Il dirottamento dei fondi bona vacantia in questo modo si è rivelato una manna finanziaria per il patrimonio del re. La pratica sta contribuendo a rendere più redditizie le proprietà in affitto, il che va indirettamente a vantaggio del re, che ogni anno riceve decine di milioni di profitti dal ducato – entrate che Buckingham Palace dichiara essere “private”. All’inizio di quest’anno, nel suo primo pagamento annuale da quando ha ereditato il patrimonio dalla madre, Carlo ha ricevuto 26 milioni di sterline dal Ducato di Lancaster. Buckingham Palace ha rifiutato di commentare le accuse del The Guardian.

Bona vacantia che cosa sono i beni finanziari al centro dell’inchiesta del The Guardian

Nella maggior parte dell’Inghilterra e del Galles, i beni di chi muore senza aver fatto testamento e non ha parenti identificabili vengono trasferiti al Tesoro, che li spende per i servizi pubblici. Il sistema è noto con il nome latino di bona vacantia, che significa “beni vacanti”, ovvero beni che non hanno un proprietario.

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Redazione MusaNews
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