Oscuri presagi sembrerebbero precedere la cerimonia di incoronazione di Re Carlo III. Secondo gli esperti, il celebre astrologo e mago Nostradamus avrebbe formulato una profezia che potrebbe accadere proprio durante il gran giorno di Carlo, e non descriverebbe nulla di positivo. A quanto affermano i suoi scritti, il regno del futuro sovrano di Inghilterra non sarà affatto felice, né tantomeno duraturo. Ecco cosa potrebbe succedere con l’ascesa al trono di Carlo.
Re Carlo III profezia incoronazione: la sventurata profezia di Nostradamus
C’è un po’ di agitazione nel Regno Unito e la causa sarebbe una profezia sul regno di Carlo III. A quanto affermato da Nostradamus, il suo ruolo da regnante potrebbe essere minacciato da un’ombra del passato. A minacciare il suo regno sarebbe la triste relazione avuta con Lady Diana, madre del Principe William e di Harry. L’esperto di profezie Mario Reading avrebbe poi aggiunto di come il ricordo della morte di Diana e della relazione adultera con Camilla potrebbero rigenerare un malcontento pubblico tale da portare Carlo all’abdicazione.
LEGGI ANCHE > Re Carlo III, il regalo di Papa Francesco per l’incoronazione: ecco di cosa si tratta
Foto: PA Wire/PA Images / IPA
LEGGI ANCHE > Re Carlo campione di modernità: all’incoronazione ci sarà anche l’ex marito di Camilla
Re Carlo III erede: un misterioso Re prenderà il suo posto
Tuttavia, la profezia non finisce qui. Secondo Nostradamus non sarebbe il Principe William, legittimo erede al trono e primo nel lignaggio, a sostituire Carlo. Un misterioso Re che nessuno si aspetta dovrebbe salire al trono e le voci puntano già al Principe Harry che per noti litigi con i Windsor non ha più a che fare con gli impegni ufficiai della famiglia reale. Sarà tutto vero? Il tanto atteso regno di Carlo finirà per sua volontà? Harry salirà al trono spodestando il fratello William? Non ci resta che aspettare e vedere se le profezie di Nostradamus si avvereranno nel prossimo futuro.
LEGGI ANCHE > Il Principe George farà la storia all’incoronazione di Re Carlo: ecco perché
