Percentili di crescita: cosa sono e come leggere i valori

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I percentili di crescita sono dei valori in base ai quali il pediatra, al termine della gravidanza e durante le visite mediche di rito, è in grado di stabilire il livello di crescita del corpo del bambino.

Per arrivare poi a calcolare questi valori si parte da peso e altezza dei bambini suddivisi per sesso e anni d’età, e nel caso dei neonati nei primi mesi si misura anche la circonferenza cranica.

Le tabelle che racchiudono i valori dei percentili di crescita danno vita e dei grafici costruiti nel seguente modo: si creano 100 gruppi formati da migliaia di bambini con gli stessi anni d’età e dello stesso sesso che costituiscono il campione rappresentativo.

Scopri in questo breve video quanto è grande un neonato mese per mese.

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Dopo averli pesati, vengono messi in fila dal più gracile al più robusto e divisi secondo le loro caratteristiche. Una volta fatto questo ogni gruppo è un “centile” e la curva del grafico che si avvicina al 50° percentile rappresenta la media della popolazione.
Il tuo bambino o la tua bambina apparterranno ad uno di questi gruppi, o meglio ad un centile: quanto più il percentile di appartenenza sarà vicino al 50° tanto più il bambino si avvicinerà alle caratteristiche medie della popolazione.

In poche parole in questo modo si definiscono i valori medi di riferimento, in modo che il pediatra possa comprendere come sta andando la crescita del tuo bambino. Terrà sotto controllo, poi, il peso dal primo mese di vita soprattutto se si tratta di neonati, l’altezza invece, acquista più importanza con l’avanzare degli anni d’età.

Esistono una tabella e un grafico con curve di crescita specifiche per patologia, in questo caso sono utili per seguire la crescita di particolari gruppi di pazienti affetti da certe patologie (un esempio: pazienti con Sindrome di Down).

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Come avviene la visita per registrare la crescita del bambino?

La crescita corporea di ogni individuo, non è sempre uguale, ma segue un percorso abbastanza differente che va tenuto sotto controllo. Bambini e bambine crescono in maniera differente, a seconda dell’età si può osservare una crescita smisurata, al contrario, in altri periodi, la crescita può subire dei rallentamenti.

Per registrare i dati di crescita del proprio bambino è opportuno recarsi periodicamente dal pediatra già nel primo mese di vita per una visita approfondita. Cosa fa nello specifico il pediatra per effettuare la misurazione?

Per prima cosa pesa il bambino: per questa operazione è importante togliere di dosso i vestiti, i quali potrebbero incidere negativamente sul valore finale.

Successivamente, sarà cura del pediatra misurare l’altezza, ed infine, solo nel caso di neonati fino al 1° anno di età, si procederà con la misurazione della circonferenza cranica.

Una volta che il pediatra trova i numeri, li inserisce sul grafico relativo ai centili e così procederà con le visite successive fino ad incrociare i valori e formare la cosiddetta curva di crescita.

In questo modo, osservando le curve, è molto semplice capire se lo sviluppo di tuo figlio sta procedendo bene a partire dalla nascita o se magari è necessario intervenire indagando maggiormente la situazione attraverso esami specifici.

Variazioni brusche della curva di crescita possono significare diverse cose, dunque è importante tenere sempre sotto controllo i numeri.

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Curve di crescita: come interpretare i dati

Se da genitore ti stai chiedendo come poter interpretare i dati di crescita di tuo figlio, non temere: vogliamo rassicurarti dicendo che sarà lo stesso pediatra a tenerti informato su eventuali variazioni o anomalie.

Tendenzialmente possiamo affermare che se la curva di crescita osservata nel grafico dei percentili, ha un andamento regolare significa che il bambino sta crescendo in modo costante ed idoneo al suo contesto.
Se invece è possibile evidenziare degli scostamenti rispetto al valore di riferimento, sarà lo stesso pediatra a valutare l’opportunità di eseguire degli accertamenti.

Se il tuo bambino sta crescendo in maniera differente rispetto ai valori di riferimento della tabella dei percentili di crescita, non devi allarmarti, non è detto che voglia dire qualcosa.
Ci sono davvero tanti fattori in gioco da considerare. Qualche esempio? La genetica e la “storia” familiare, fanno sì che un bambino sia molto più alto o più pesante, o al contrario più basso o più leggero, rispetto alla media. Molto dipende quindi dalla discendenza e dagli antenati, ma incide anche il sesso: il bambino e la bambina hanno sviluppi totalmente differenti.

I casi di bambini o neonati i cui valori si discostano dalla media sin dalla nascita e per almeno il primo anno di età, di solito sono seguiti un po’ più da dal pediatra, per escludere che le differenze di numeri non si associno a qualche patologia.

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Perchè sono utili i percentili di crescita?

In primis i percentili di crescita consentono il confronto tra diversi parametri dello stesso individuo: normalmente deve esistere una certa armonia tra peso e altezza, ma anche in questi casi ci sono altri fattori da considerare.
La proporzione deve mantenersi quanto più possibile inalterata nel tempo: se si assiste ad un’eccessiva sproporzione peso/altezza in relazione agli anni d’età, potrebbe esserci un problema; esempio lampante in questo caso è l’obesità, dove nella tabella i percentili del peso sono di molto superiori a quelli della statura.

Da non sottovalutare è una relativa sproporzione tra i valori di:

  • circonferenza cranica del bambino (dato importante per scongiurare anomalie di crescita del cervello)
  • statura o altezza (che nel caso del neonato viene chiamata lunghezza)
  • peso

Questi dati riflettono in pieno la particolare struttura fisica di bambino e bambina, insieme a tutte le caratteristiche spesso riscontrabili nei genitori.

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In ogni caso, i dati dei percentili vanno sempre valutati ed interpretati dal pediatra che tiene in considerazione:

  • il peso e l’altezza del bambino o del neonato
  • l’età gestazionale (ossia il numero di settimane di gravidanza)
  • l’altezza e la costituzione dei genitori
  • lo stato di salute generale del bambino

È bene sapere che ogni bambino ha i suoi tempi e un suo modello di crescita: solo il medico può essere in grado di valutare se la crescita e lo sviluppo procedono nella giusta direzione.

I percentili di crescita in Italia e nel mondo

Fino a qui abbiamo analizzato come funziona la misurazione della crescita dei bambini e dei neonati attraverso le tabelle e i grafici dei percentili di crescita, sottolineando poi che ognuno apparterrà ad un percentile differente.


I pediatri italiani utilizzano le tabelle dei percentili dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization) redatte e aggiornate periodicamente in base agli studi sui campioni di popolazione.
Fondamentale nell’individuazione delle curve di crescita anche i US Centers for Disease Control o meglio i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC), organismi preposti alla verifica di possibili focolai di epidemie che cambierebbero inevitabilmente i valori dei grafici dei percentili di crescita.

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A questo punto ci resta da considerare che queste tabelle dei percentili variano da un’etnia all’altra e i numeri sono differenti seconda dell’area geografica in cui si nasce. Gli Europei e i Nord-Americani, solitamente, sono più alti anche grazie a un tenore di vita migliore rispetto ad esempio, a quello africano.

Un consiglio è sempre valido: puoi fare confronti con i figli di altri genitori, sarà una cosa normale e automatica, ti chiederai come mai tuo figlio è più basso rispetto all’altezza di un altro bambino, ma da mamma ricorda che la crescita è soggettiva e sempre diversa. Dunque la tabella con il percentile di appartenenza del tuo bambino o della tua bambina rappresenta solo un’indicazione di massima.

Fonte articolo alfemminile

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Redazione MusaNews
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