Olio di lentisco: tutti i benefici di un prodotto della tradizione mediterranea

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L’olio di lentisco o lentischio è un prodotto 100% Made in Italy, per essere più specifici è proprio la Sardegna la zona in cui è possibile trovare con più frequenza la contivazione delle piante da cui si ricava una resina oleosa detta Mastice di Chios. Per scoprirne tutti gli usi e le proprietà, continua a leggere l’articolo; prima però vogliamo anche consigliarti la visione del video qui sotto con i benefici dell’olio di lavanda.

Olio di lentisco: cos’è?

L’olio di lentisco è un olio vegetale che si ottiene da un arbusto sempreverde e cespuglioso che cresce spontaneo in Sardegna.
Dalla spremitura delle bacche di questa pianta si ricava un olio aromatico che in passato veniva ampiamente utilizzato come condimento in cucina.
L’olio extravergine di oliva ha ribaltato questa tradizione: infatti adesso l’olio di lentisco è scarsamente utilizzato come insaporitore dei piatti, e la maggior parte delle persone predilige l’olio di oliva.
L’uso cosmetico invece, ancora oggi è largamente diffuso, sfruttando soprattutto le proprietà benefiche a livello dermatologico.
È importante sottolineare che l’olio di lentisco non è la stessa cosa dell’olio essenziale di lentisco, dal profumo intenso e erbaceo. Si usa in aromaterapia e per curare gastrite, emorroidi e aiuta e gonfiore alle gambe.
Per quanto riguarda la pianta, il lentisco appartiene alla famiglia delle Anacardiacee: è un arbusto cespuglioso sempreverde di facile coltivazione che può arrivare ad un’altezza di 3 metri. Tutte le sue componenti possono essere utilizzate. Vediamo come.

  • Foglie: si ricava l’olio essenziale e se ne fanno decotti e tisane.
  • Frutti: sono di piccole dimensioni simili a bacche e maturano in autunno; il colore varia dal bianco, al rosso, al viola scuro quasi nero. Da questi frutti si ricava l’olio che sostituisce quello d’oliva in cucina.
  • Fiori e rametti: da qui si estrae l’olio essenziale.
  • Tronco: si ricava una resina oleosa nota con il nome di Mastice di Chios, spesso impiegata in fitoterapia, oppure come componente di colori e chewingum.
  • Legno duro: si ricava un carbone vegetale e si utilizza nell’artigianato per piccoli lavori al tornio e d’intarsio.
olio di lentisco: cos’è© Istock

Come si prepara l’olio di lentisco?

Le bacche per preparare l’olio di lentisco vanno raccolte a novembre, quando saranno pienamente mature. La raccolta non è semplice: si passa attraverso cespugli fitti di vegetazione selvatica e si raccolgono a mano con il tradizionale metodo dello sfregamento, lasciando così inalterati i rami, pronti a generare nuove bacche.
Una volta raccolte, pulite e lavate si procede alla spremitura che può avvenire in due modi.

  • Spremitura a caldo

È il metodo più comune e produttivo e prevede l’uso del calore. In questo caso però, il prodotto finale sarà meno pregiato, perché le alte temperature tendono a modificare le sue qualità organolettiche. D’altra parte il sapore e il gusto pungente e intenso, tipico del cespuglio, diventano più delicati.

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  • Spremitura a freddo

La spremitura a freddo è il metodo migliore per ottenere un olio di ottima qualità. Il prodotto spremuto a freddo conserva tutte le proprietà originali e permette di creare un olio essenziale ricco di componenti pregiati.

Olio di lentisco fatto in casa

L’olio di lentisco si può anche preparare in casa seguendo un antica ricetta sarda.
Le bacche si raccolgono quando sono alla giusta maturazione ed in genere, di colore rosso scuro o marrone. Dopo averle pulite e lavate, si fanno bollire in abbondante acqua fredda. Sono pronte quando vengono a galla, dopo circa 2 ore di cottura.
Andranno poi riposte in un sacco di tela e schiacciate con un mattarello. L’olio che ne verrà fuori andrà messo in padella e fatto bollire per alcuni minuti. Il composto andrà anche filtrato per ottenere un fluido denso e oleoso.
L’olio di lentisco così ottenuto andrà inserito in una bottiglia di vetro scuro e lasciato raffreddare.
Per rendere l’olio più delicato basterà ripetere i passaggi per un paio di volte.

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olio di lentisco: come si prepara© Istock

Olio di lentisco: usi più comuni tra presente e passato

Gli usi più comuni dell’olio di lentisco variano a seconda della zona in cui viene utilizzato.

  • In Sardegna quest’olio veniva usato in passato per insaporire i piatti della cucina tradizionale al posto dell’olio d’oliva decisamente più costoso per quei tempi. Le foglie servivano, invece, per preparare impacchi per curare le ferite e come deodorante per i piedi. In alcuni casi bastava lasciare qualche foglia dentro le scarpe per evitare sudorazioni eccessive.
  • In Medio Oriente l’olio di lentisco viene particolarmente apprezzato per le sue proprietà antisettiche, per disinfettare le ferite, curare le ulcere gastriche, oppure da bruciare come alternativa all‘incenso. Masticare la resina invece, serviva a curare gengiviti e a purificare l’alito.
  • Greci e Latini usavano l’olio di lentisco sfruttando le sue qualità diuretiche, antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, per la cura di ulcere gastriche, per la pulizia e purificazione della pelle, per trattare tosse e raffreddore. In alcuni casi qualche goccia si aggiungeva anche alle tinture per capelli.

Le proprietà dell’olio di lentisco

Dopo averle nominate più volte, facciamo ora un recap su tutte le proprietà attribuibili all’olio di lentisco.


  • favorisce la regolarità intestinale
  • efficace contro la gastrite
  • riduce il colesterolo e abbassa i trigliceridi
  • allevia i disturbi da reflusso gastrico e da ernia iatale
  • agisce contro le infiammazioni delle vie aeree e calma la tosse
  • utile per risciacqui e gargarismi in quanto previene la formazione di placca, gengiviti e afte.
  • ha un’azione antitumorale
  • è indicato per il trattamento di infezioni come cistiti, uretriti e prostatiti

 

olio di lentisco: proprietà© Istock

L’olio di lentisco in dermatologia

Irritazioni, dermatiti e psoriasi avranno le ore contate se trattate con l’olio di lentisco. Tutto questo grazie alla proprietà antinfiammatorie ed antisettiche del prodotto.

Ecco come agisce:

  • aiuta la cicatrizzazione delle ferite evitando il formarsi di infezioni
  • riduce il prurito causato dalle punture di insetto
  • riequilibra e rigenera la pelle affetta da dermatiti, grazie alle sue proprietà lenitive
  • riduce i radicali liberi grazie all’azione antiossidante

L’olio di lentisco in cosmetica

L’olio di lentisco è molto apprezzato in cosmesi per il suo potere idratante, utile anche nel trattamento di pelli sensibili o irritate, inoltre svolge anche un’azione antietà.
L’olio spesso è utilizzato per la produzione di saponi, bagnoschiuma, oli da bagno e da massaggio e creme idratanti per il viso e per il corpo.
Questo prodotto ha anche proprietà balsamiche e può essere utilizzato come olio essenzizle nel diffusore d’essenze o nell’umidificatore dei termosifoni per purificare l’aria.
Qualche goccia nella vasca da bagno servirà a profumare e regalare benessere e relax.

 

olio di lentisco: proprietà cosmetiche© Istock

L’olio di lentisco per uso alimentare

Come accennato in apertura di questo articolo, l‘olio di lentisco veniva usato fin dall’antichità per insaporire i piatti in cucina: un vero e proprio olio da condimento da usare al posto dell’olio di oliva.
Si usa per condire le verdure crude e cotte, per accompagnare pietanze a base di formaggio, ma anche per realizzare ottime fritture o arricchire zuppe e minestre.

Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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