Nel pomeriggio di ieri TMZ ha annunciato il ritrovamento del corpo di Naya Rivera nel lago di Piru, California. Qualche ora dopo la notizia è stata il fulcro della conferenza stampa tenuta dallo sceriffo Bill Ayub il quale, senza sbilanciarsi troppo, ha detto che gli investigatori hanno buone ragioni per credere che il corpo ritrovato nella la porzione nordest del lago sia proprio dell’attrice, aggiungendo che non ci sono motivi per credere che l’annegamento sia stato la conseguenza di un tentato suicidio.
A spezzarci il cuore però non è soltanto la notizia della morte dell’attrice, che comunque era data ormai per certa, ma i dettagli aggiunti dallo sceriffo riguardo i suoi ultimi istanti di vita.
Pare infatti che Naya stesse nuotando col piccolo Josey e che, percepito il pericolo imminente, si sia subito prodigata a metterlo in salvo sull’imbarcazione. A questo punto il piccolo si sarebbe voltato in cerca della sua mamma ancora in acqua, ma non sarebbe più riuscito a vederla.
Nel frattempo la famiglia della Rivera e alcuni suoi amici sono accorsi sul luogo del delitto per dare il proprio contributo alle ricerche. Ora bisognerà attendere l’esito dell’autopsia per avere maggiori risposte sulla tragica dipartita.