Era venduto come olio extravergine d’oliva, un’eccellenza italiana. In realtà, era una mistura fatta di olio d’oliva e di semi. A scoprirlo è stata la Guardia di Finanza di Fermo nel corso di un’attività di polizia giudiziaria svolta su delega della locale Procura della Repubblica, che ha portato al sequestro di 1200 litri di olio di diversa tipologia.
Durante la perquisizione del locale di un imprenditore di Porto San Giorgio, titolare di una ditta che opera nel settore della frangitura delle olive e del commercio di olii e prodotti conservati, i militari hanno scoperto che l’uomo preparava una mistura di olio d’oliva e olio di semi, per poi confezionarla in latte da 5 litri etichettandole col marchio “olio extra-vergine di oliva” e la dicitura “Olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive ed unicamente mediante procedimenti meccanici”.
Inoltre sia le confezioni da 5 litri pronte per la vendita che quelle già immesse in commercio avevano un sistema di chiusura senza il sigillo, violando la normativa comunitaria (Reg. 29/2012) che prescrive che gli oli destinati al consumatore finale debbano essere provvisti di un sistema di chiusura che perda la sua integrità dopo l’apertura.
Il prodotto, sostiene l’accusa, era commercializzato in frode come genuino, in danno di numerose inconsapevoli attività commerciali locali e privati (quantitativi sono stati sequestrati anche presso i clienti della ditta). Secondo le Fiamme gialle, il denunciato comprava l’olio di oliva mediamente a 3,90 euro litro e di semi a circa 1,22 euro litro; rivendeva la miscela ai clienti a circa 4,7 euro litro in confezioni da 5 litri. Al dettaglio il prezzo d’acquisto oscillava tra 6 e 8 euro al litro circa. L’operazione è scaturita dal sospetto destato da anomale movimentazioni di olio risultanti dalla banca dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale, non in linea con i normali volumi di chi opera nel settore della frangitura e molitura delle olive.
A destare sospetto erano state le anomale movimentazioni di olio che risultavano dalla banca dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale, non in linea con i normali volumi di chi opera nel settore della frangitura e molitura delle olive.
Un’eccellenza, l’olio extravergine d’oliva, più volte preso di mira. Sono numerose le contraffazioni che negli anni sono state rinvenute dalle forze dell’ordine. Prodotti che si spacciano per originali, danneggiando il mercato e il lavoro delle imprese che invece rispettano le regole.
Fonti di riferimento: Ansa
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