Mio figlio fa la pipì a letto: come posso risolvere?

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Quello della pipì a letto è un problema che prima o poi tutti i genitori si trovano a dover affrontare. Anche se scontato, una delle primissime cose da fare è non lasciarsi prendere dal panico: evitare di sentirsi in colpa e far sentire in colpa il bambino, non farà che peggiorare la situazione. Leggi i nostri consigli per arrivare preparata ed evitare che gli episodi diventino frequenti.

Pipì a letto: cosa dice la statistica

A partire dai 3 anni il bambino potrebbe fare la pipì a letto, soprattutto se sei nella fase di rimozione del pannolino. Tuttavia, tuo figlio potrebbe continuare ad avere episodi in cui bagna il letto fino a 15 anni. E’ raro e succede solo al 2% dei bambini. Il disturbo è conosciuto anche come enuresi notturna. Questa preoccupazione continua non giova nè ai genitori e nè ai bambini, vediamo cosa si può fare.

Perchè mio figlio fa la pipì a letto?

Si distingue tra enuresi primaria, in un bambino che non ha mai avuto episodi prima, ed enuresi secondaria che colpisce i bambini che hanno già avuto episodi di pipì a letto in passato.


Ci sono diverse possibili cause per la debolezza vescicale notturna.

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  • Una delle prime cause è da ricercare nei genitori: se entrambi bagnavano il letto da piccoli, sarà molto probabile che questo accada anche per i loro figli.
  • La pipì a letto non ha necessariamente un’origine psicologica, come spesso si pensa. Può anche essere causata da una diminuzione della secrezione notturna dell’ormone antidiuretico, che normalmente impedisce la produzione di urina notturna.
  • Il sistema nervoso dei bambini potrebbe non essere abbastanza maturo per controllare le contrazioni della vescica, soprattutto di notte, nel qual caso l’unico rimedio sarà la pazienza!
  • Alcuni bambini ansiosi hanno paura di alzarsi da soli e al buio e preferiscono ancora fare pipì a letto. Possono anche sognare di andare al bagno (è successo a tutti noi!).
  • Infine, alcuni soffrono di un sonno così profondo da non essere svegliati dalla voglia di urinare… e fanno la pipì a letto.
pipì a letto: le cause© istock

Come affrontare il problema della pipì a letto: i nostri consigli

Di fronte all’enuresi, ogni genitore cerca il giusto atteggiamento da adottare. L’incidente deve essere banalizzato o, al contrario, il bambino deve essere rimproverato? O non sarebbe meglio per lui sentirsi coinvolto e quindi partecipare nella pulizia delle lenzuola? I genitori sono tutti diversi e anche le loro reazioni!

Basta tenere presente che la pipì a letto è totalmente incosciente da parte del bambino. Non è vero che egli deliberatamente bagna il letto come a volte sentiamo dire.

Quindi, anche se è complicato, evitiamo di concentrarci su questo problema (transitorio). Ognuno deve fare la sua parte per rendere la situazione il più indolore possibile. Si può chiedere al bambino di mettere le lenzuola e il pigiama con i panni sporchi in modo da essere lavati e pronti per la notte successiva.

Pipì a letto: quando preoccuparsi?

Dopo i 6 anni non è insolito che un bambino bagni il letto ed è importante rimanere calmi e pazienti. A livelllo medico non è preoccupante un bambino che ha solo qualche episodio sporadico di pipì a letto.

Nel caso di un bambino che per un lungo periodo non ha fatto la pipì a letto o di un bambino che perde urina durante il giorno, è necessario un consulto pediatrico per individuare un possibile problema medico.

Dall’età di 11 anni in poi, il trattamento è necessario e le cure psicoterapeutiche a volte sono davvero fondamentali. Così, invecchiando, gran parte di questi bambini evita di andare a dormire fuori casa. Questo può anche diventare un problema quando si va al campo estivo.

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© istock

Le soluzioni migliori per la pipì a letto

La cosa più importante è certamente riuscire a coinvolgere il proprio figlio senza umiliarlo. Fagli capire che lui non c’entra niente, ma fallo partecipare alla gestione della sua pipì a letto senza farla sembrare una punizione. Per aiutare il vostro bambino a superare il problema della pipì a letto, ecco alcuni semplici consigli da attuare

La sera

  • Dopo l’ora dello spuntino, chiedetegli di bere meno… ma non privatelo del tutto del bere, è inutile e dannoso per la sua salute!
  • Evitate di cibi estremamente liquidi (come la zuppa) a cena.
  • Ricordate al vostro bambino di andare al bagno poco prima di andare a letto e create così un rituale sano.

Al mattino

  • Il letto è asciutto al mattino? Date valore al vostro bambino, congratulatevi con lui. Ricordate quanto eravate estasiati alla sua prima pipì nel vasino e quanto brillava allora…continuate!
  • In caso di “incidente”, coinvolgete il vostro bambino chiedendogli di aiutarvi a cambiare le lenzuola e a fare un letto pulito.
  • Crea con lui un piccolo calendario della “pipì a letto”: la notte è stata asciutta, disegna un sole nella casella del giorno corrispondente, la notte è stata bagnata, una nuvola di pioggia… Che gioia vedere, con il passare delle settimane e dei mesi, il calendario riempirsi di molti più soli e sempre meno pioggia! Questo gli permette di vedere che i suoi sforzi stanno dando i loro frutti e presto, bagnare il letto di notte sarà solo un ricordo del passato.

E per renderti la vita più facile, ed anticipare le perdite notturne fai così:

  • Lascia una luce accesa se il bambino ha bisogno di alzarsi da solo
  • Usa una protezione impermeabile per il materasso
  • Tieni pronto un pigiama di cambio
  • Lascia un asciugamano vicino al letto

 

pipì a letto: rimedi© istock

Ecco alcuni prodotti utili per fronteggiare l’emergenza pipì a letto: teli salva materasso ed un pratico dispositivo che controlla l’umidità del lenzuolo. Alla prima goccia di pipì la mamma viene avvertita con una sveglia/allarme e può intervenire portando il bimbo alla toilette.

Domande frequenti a tema pipì a letto

Devo svegliare mio figlio per fare pipì durante la notte?
No, questo sarebbe inutile e, a lungo andare, questo tipo di abitudine finisce per interferire con il sonno del bambino.

Porto mio figlio dal medico per risolvere il problema. Cosa succederà?
Per fare una diagnosi, il medico chiederà ai genitori e al bambino di compilare un questionario. Questo può essere integrato da esami: analisi delle urine, ecografia…

Quali altri metodi ci sono per non bagnare il letto?
Il medico potrebbe prescrivere farmaci specifici per ovviare al problema. Ci sono anche delle protezioni: pannolini speciali per “bambini grandi”. Infine, sul mercato sono disponibili dispositivi di allarme per l’umidità del letto. Si tratta di mutandine o di una piastra da infilare sotto il lenzuolo e dotate di rilevatori di umidità collegati ad un allarme. Alla prima goccia di pipì a letto, scatta l’allarme, il bambino viene svegliato e può andare in bagno. Questo metodo può rivelarsi assolutamente efficace!

 

Bambini che fanno ridere: un sogno che si avvera!© Imgur

 

Superbimbo!© Pinterest

 

Bleah!© Pinterest

 

Comari© Pinterest

 

Meloni© Pinterest

 

Separati alla nascita© Pinterest

 

“Mettiti la cravatta oggi”© Reddit

 

Avere freddo al bagno© Imgur

 

#maiunagioia© Imgur

 

È che a lui piaceva tantissimo la torta© Imgur

Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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