Melania Trump beauty (e botox) evolution: la First Lady compie 50 anni

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Cinquant’anni il 26 aprile


e un patto con il diavolo. Anzi, più probabilmente, con un medico estetico. Melania Trump si trova a festeggiare il cinquantesimo compleanno nel pieno della pandemia globale che ha bloccato anche l’America.

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Bellezza dai lineamenti strong, decisi, forgiati all’arte della monoespressione, la 45esima First Lady degli Stati Uniti nata in Slovenia ha alle spalle una carriera da modella e quindici anni esatti di matrimonio, di cui tre nei panni di griffatissima “Flotus”, suo nome-account anche su Instagram, dove la seguono 4,3 milioni di follower. Sarà tutto raccontato in libreria il prossimo 16 giugno, data di uscita della sua prima biografia (non autorizzata) “L’arte dei suoi affari”, firmata dal premio Pulitzer Mary Jordan, giornalista del Washington Post.

Lady inscalfibile

Oltre all’indiscutibile sofisticatezza, fatta di look costosissimi e un’attenta ricerca (spesso fra nomi italiani), della First Lady si ha un’altra certezza: il suo volto inscalfibile al tempo e agli eventi che passano.

Dal matrimonio con Donald Trump nel 2008 fino alla scalata alla Casa Bianca, a cambiare è stato giusto il colore dei lunghi capelli, a volte castano più intensi, a volte illuminati da schiariture caramello, ma la fronte senza rughe, gli zigomi scolpiti e lo sguardo via via sempre più “a fessura” restano immutati. E immutabili. Iconica, ormai, anche la sua miglior posa fotografica: un mezzo sorriso che non “scomoda” ma stira appena il labbro superiore e non svela i denti inferiori.

Melania Trump: 1999 vs 2017

Botox? “Mai”

In diverse interviste, da Allure nel 2011 fino a Vanity Fair USA nel 2016, Melania ha sempre ribattuto: «Molta gente dice che ho fatto di tutto al mio viso, ma la realtà è che non ho fatto proprio niente. Io vivo una vita sana, mi prendo cura della mia pelle e del mio corpo. Sono contraria al botox e alle iniezioni. Penso che danneggino il volto, io invece voglio invecchiare con grazia, come fa mia madre».

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Com’è cambiata

L’album fotografico dell’ultimo ventennio non sembra confermare però le parole della Flotus. «Quando il viso sembra “di pietra” significa che è stato molto trattato con filler o Botox», le ha risposto sul suo blog drfranklinrosemd.com il dottor Franklin Rose, chirurgo plastico che, nel 2018, ha anche raccontato di aver registrato un aumento di richieste di interventi da parte di numerose pazienti ispirate proprio dall’aura di forza che comunicherebbe del volto della First Lady, tanto da soprannominare la tendenza – una combinazione di rinoplastiche, filler e tossina botulinica – “Melania Makeover”.

«La fronte di Melania è molto liscia e gli zigomi pieni, ma ciò che si nota è che probabilmente sono stati utilizzati filler piuttosto densi, se non botox, che hanno modificato la mobilità le linee naso-labiali e le pieghe agli angoli della bocca, impedendo quindi un sorriso naturale. Anche il contorno occhi ha subito lo stesso trattamento, contribuendo all’effetto sguardo felino. Non credo si tratti di blefaropolastica né mini-lifting, ma solo di un eccessivo riempimento delle naturali pieghe espressive ciò che ha dato un risultato fake».

Melania Trump nel 1999 vs 2017

Cosa si sa della sua beauty routine

Melania inizierebbe la giornata con una doccia fresca e circa 45 minuti di camminata e esercizi sul posto con le cavigliere, oppure Pilates, a cui ha dedicato un angolo privato in Casa Bianca. Poi, via con la skincare routine che aveva svelato ad Allure nel 2011: «Applico un po ‘di tonico alla vitamina C e una crema all’ossigeno con vitamine A, ed E: sono i miei indispensabili».

Nel 2010, qualche appassionata di beauty ricorderà che Melania ha tentato di lanciare una linea skincare, la C”aviar Complexe C6″ a base di estratti caviale e vitamine, declinati in una linea completa dalla crema giorno agli esfolianti. Tre anni dopo, nel 2013, la holding New Sunshine (di proprietà di amici del marito Donald) produttrice della linea fallisce e la produzione salta. La cosa è finita in tribunale, per perdita delle royalties e danni al suo brand, mai più rilanciato.

Insegnamenti della vita da modella: prendere poco sole (perferisce gli autoabbronzanti) e non risparmiare in idratazione e integratori alimentari.

1 ora e 15 di trucco

La sua truccatrice, Nicole Bryl, ha dichiarato a W Magazine: “Prima di eventi e apparizioni, ogni sessione di trucco richiede circa un’ora e 15 minuti: per essere impeccabili in foto ci vuole un po’ di impegno”. Melania l’avrebbe definito “un dovere”, non un privilegio. La cura della sua immagine d’altronde è calibrata al punto da contare i pezzi di frutta da mangiare ogni giorno. Sette, per la precisione, riporta People.

E poi c’è “la posa”

Altro che botox: stando a Melania, la sua espressione sarebbe studiatissima, e non il risultato di un eccesso di filler. Dal 2008, infatti, avrebbe adottato una precisa posa davanti ai flash, in gergo “squint“, letteralmente, “a occhi strizzati” e labbra socchiuse: l’espressione vorrebbe essere più penetrante e il viso più fotogenico. Di certo, imperscrutabile. Anche in un turbine di pensieri. Pare, forse, “politicamente più ambiziosi di quanto si possa credere”, anticipa la scrittrice della sua bio.

Melania nel 1999 e nel 2013

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