Lo Sport di Domani di Flavio Tranquillo (add Editore)
Un Manifesto, un manuale di istruzioni per lo sviluppo di una Cultura dello Sport e per lo sport mirato a non inserirlo come semplice strumento da cui trarre il “buon esempio” ma come componente imprescindibile della vita quotidiana.
Se hai la sensazione di leggere un libro e di avere il rimpianto di non averlo scritto tu vuol dire che l’autore ha fatto 10 in tutti i colpi della finale olimpica di tiro con l’arco.
Flavio Tranquillo toglie la cuffia e apre il dibattito focalizzando l’attenzione sul futuro, responsabilizzando il presente, generando un sistema che oltre che sostenibile diventa anche possibile.
Pianificazione, programmazione, continuità. La Luna e non il dito.
Il supporto statale, l’assenza di contrapposizione tra Dilettantismo e Professionismo ma soprattutto la necessità della “Sport-Cultura” non come principio ma come risultato di azioni che mettono realmente al centro della scena formativa la natura delle attività sportive e motorie.
L’inserimento saldo nelle scuole primarie, la valorizzazione della competizione sana e del confronto, la trasformazione dell’eterno conflitto tra Dilettantismo e Professionismo, dove non esistono indiani e cowboy ma abitati di uno stesso paese con dimensioni e aspettative diverse.
Tra soluzioni, citazioni storiche e riflessioni filosofiche le 144 pagine de “Lo Sport di Domani” scorrono proprio come una telecronaca, nella quale Tranquillo ne esce più che spesso come un fuoriclasse.
Per Visione ed Intuizione.
Un linguaggio diretto, strutturato in modo consequenziale negli argomenti e che porta il lettore se ad appassionarsi almeno a cercare di capire.
Un Libro figlio del Lockdown e della voglia di cambiamento ma soprattutto di chi con competenza vive il sistema sportivo e, troppo di frequente, non lo osserva come dovrebbe.
Non è una lettura comune ma non consigliarlo oltre ad essere sbagliato sarebbe un delitto.
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