Laura Pausini ha presentato questo pomeriggio a Milano Anime Parallele, il suo nuovo disco che arriva a distanza di 5 anni dall’ultimo. Un progetto curato nei minimi dettagli che pone l’individuo al centro e che manda un messaggio chiaro e profondo: “Tutti condividiamo la stessa strada, ma ognuno di noi va in una direzione diversa”. Il disco si compone di 16 tracce dedicate a 16 persone diverse, tra queste il marito Paolo Carta. I due si sono sposati lo scorso anno con grande sorpresa di tutti, anche delle loro famiglie, proprio come svelato da Laura durante la presentazione del suo dico.
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Laura Pausini Paolo Carta: “Ecco come ci siamo sposati”
“Dopo che abbiamo fatto la maratona delle 24 ore ore per i miei trent’anni di carriera, abbiamo invitato i nostri parenti a una grande festa. Avevamo detto loro che per il trentennale sarei voluta partire per un anno e quindi volevo salutarli”, ha rivelato la cantante. “Il dress code era quello del mio Sanremo 93. Per la prima ora siamo stati insieme a loro ascoltando la musica, avevo fatto anche preparare un video riassunto della mia carriera, una pesantezza assurda (ride). Nel finale avevamo inserito una scritta che diceva: “La scorsa estate però è successo questo”. Ed è partito il video della proposta di matrimonio che ho fatto a Paolo”, ha raccontato Laura svelando che la sua famiglia ha esclamato: “Oh che roba!”. E poi: “Alla fine del video c’era scritto: “Guardate tutti a destra”. Si è aperta una tenda e noi siamo usciti vestititi da sposi“.
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Laura Pausini matrimonio: “Tutte le persone che si amano hanno il diritto di sposarsi”
Il matrimonio tra Laura e Paolo è stato inaspettato, anche se il desiderio di sposarsi c’era già da tempo: “Lui mi aveva chiesto di sposarlo dieci anni fa ma poi la settimana dopo avevo scoperto di essere incinta e quindi gli ho detto che avremmo fatto tutto una volta che nostra figlia avrebbe potuto portarci le fedi”. La cantante, inoltre, ha voluto specificare: “In quel periodo in Italia non era possibile sposarsi se non eri eterosessuale e io non mi sarei mai sposata se gli altri non avessero avuto gli stessi miei diritti Tutte le persone che si amano hanno il diritto di sposarsi”. E infine ha chiarito la questione sulle pubblicazioni: “Quella sera ci siamo sposati davanti a tutti con il sindaco ma non abbiamo fatto una firma. Il 22 marzo siamo andati in comune e abbiamo firmato. Le pubblicazioni le abbiamo fatto il 6”.