Il Leone d’oro a un folletto geniale

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Leone d'oro a Roberto Benigni
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Roberto Benigni è il Leone d’oro alla carriera della 78esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. 

La motivazione della Biennale…

Lo annuncia la Biennale, attraverso le parole del direttore della Mostra Alberto Barbera.

Sin dai suoi esordi, avvenuti all’insegna di una ventata innovatrice e irrispettosa di regole e tradizioni Roberto Benigni si è imposto nel panorama dello spettacolo italiano come una figura di riferimento, senza precedenti e senza eguali. Alternando le sue apparizioni su palcoscenici teatrali, set cinematografici e studi televisivi con risultati di volta in volta sorprendenti, si è imposto in tutti in virtù della sua esuberanza e irruenza, della generosità con cui si concede al pubblico e della gioiosità appassionata che costituisce la cifra forse più originale delle sue creazioni.

Con ammirevole eclettismo, senza mai rinunciare a essere sé stesso è passato dal vestire i panni dell’attore comico tra i più straordinari della pur ricca galleria di interpreti italiani, a quelli di regista memorabile in grado di realizzare film di enorme impatto popolare, per trasformarsi da ultimo nel più a apprezzato interprete e divulgatore della ‘Divina Commedia’ dantesca.

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…e la reazione di Roberto Benigni alla notizia del prestigioso riconoscimento

Il mio cuore è colmo di gioia e gratitudine è un onore immenso ricevere un così alto riconoscimento verso il mio lavoro dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”. 

Roberto Benigni ed i suoi esordi geniali

La motivazione per il Leone d’oro alla carriera di Roberto Benigni è uno splendido compendio di una grande carriera di uno dei nostri artisti più geniali ed originali.

Sono passati quarantacinque anni da quella lontana ed indimenticabile domenica del 1976 quando un altro genio dello spettacolo, Renzo Arbore, lo fece conoscere al grande pubblico.

Esattamente era il 28 marzo 1976 e la trasmissione si chiavavaL’altra domenica” ed andava in onda sulla Rete 2. Perché si chiamava “L’altra domenica”? perché andava a scontrarsi con la trasmissione guida della domenica pomeriggio, “Domenica in” che andava in onda sulla Rete 1, condotta da Corrado.

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Era un modo altro di fare spettacolo. Goliardia, simpatia, fantasia e molto di più di un pizzico di follia rappresentavano lo splendido cocktail da servire la domenica dopo pranzo.

Tanti volti giovani, che avrebbero poi avuto un percorso importante nel mondo dello spettacolo.


Per fare soltanto qualche nome pensiamo a Milly Carlucci, le Sorelle Bandiera, Isabella Rossellini e, ovviamente, Roberto Benigni, nel ruolo di un improbabile critico cinematografico, seduto di fronte ad una lampada che si accendeva e spegneva ad intermittenza e costringeva il critico a darle delle manate terrificanti per tenerla accesa.

Una grande carriera

Roberto Benigni

Come il buon giorno si vede dal mattino, così il talento puro lo si comprende in un batter di ciglia. Dall’esperienza de “L’altra domenica” in poi è stata un crescendo di esperienze che hanno fatto deflagrare un cristallino talento in tutti i campi dello spettacolo. Teatro, Cinema, Televisione hanno goduto del talento del folletto toscano, ne hanno apprezzato la spontaneità, ovviamente la simpatia, ma, soprattutto, quella straordinaria qualità che rende, molto spesso, alcuni artisti UNICI ovvero il saper regalare emozioni.

Roberto Benigni ci ha emozionato in tante situazioni, differenti nei modi, identici nella sostanza. Sarebbe troppo facile citare la struggente genialità de “La vita è bella”, quando la più grande tragedia che l’umanità abbia mai conosciuto viene trasformata in un grande gioco. Viene invece spontaneo, quasi naturale, soprattutto in questo periodo dedicato al sommo poeta Dante Alighieri, ricordare le sue meravigliose recite dei canti della Divina Commedia. Recitate a memoria e spesso bagnate con lacrime di emozione profonda per la meravigliosità ineguagliabile di quei versi.

Roberto Benigni è questo. L’attore capace di farti ridere con satire politiche anche feroci o con boccaccesche battute a sfondo sessuale. Roberto Benigni è anche, però, quello capace di emozionarti narrando un episodio della sua vita, ricordando artisti scomparsi ai quali era molto legato oppure semplicemente cantando una canzone, magari accompagnato dal grande maestro Nicola Piovani. Roberto Benigni è la fantasia che non smette mai di correrti dietro, che ti vuole raggiungere e camminare insieme a te per dare alla tua vita, ed alla vita di tutti, un tocco di geniale imprevedibilità. 

Roberto Benigni è il nostro più grande antidepressivo. Grazie di esserci.

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