Giorgio Armani fa il suo calendario e porta l’Alta Moda da Parigi a Milano

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Giorgio Armani

è indubbiamente lo stilista che si è esposto maggiormente in tempi di coronavirus. Forte di una carriera nella moda di oltre mezzo secolo, ha dimostrato che se hai le idee chiare e un obiettivo specifico puoi fare praticamente qualsiasi cosa: in questo caso, cambiare il calendario delle sfilate. Il designer ha infatti comunicato, giusto in tempo per la fase 2, le nuove date previste per i suoi prossimi fashion show, accomunate da un’unica caratteristica: rivoluzionano, almeno in parte, il classico schema stagionale.

Le sfilate uomo e donna insieme a settembre

In primis, Re Giorgio ha rivelato le date delle sfilate prêt-à-porter di settembre: Giorgio Armani ed Emporio Armani uomo e donna primavera estate 2021 saranno presentate insieme a Milano, in una data e una modalità ancora da definirsi. E fin qui, poco cambia: la decisione di spostare le sfilate della moda uomo di giugno a settembre, in concomitanza con Milano Moda Donna, era già stata presa dalla Camera della Moda in piena fase 1 dell’emergenza.

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L’Alta Moda, da Parigi a Milano

La variazione di data riguarda soprattutto l’Alta Moda: il défilé Armani Privé verrà infatti posticipato a gennaio 2021 e non si terrà più a Parigi, patria della settimana dell’Haute Couture, ma in Italia, nella storica sede di Palazzo Orsini in via Borgonuovo a Milano. La linea che, ha annunciato, “non avrà stagionalità“, prevederà sia capi adatti all’inverno che capi più leggeri per l’estate, in modo da andare incontro alle esigenze delle clienti. Una decisione che permetterà alla Maison di concentrare il punto più alto delle sue collezioni in un unico défilé, 100% Made in Italy (a partire dalla location), al posto dei due fashion show che normalmente andavano in scena in Francia, a luglio e a gennaio.

La sartoria a disposizione delle clienti

Non solo: il designer ha fatto sapere che a partire da giugno 2020 metterà a disposizione delle clienti i servizi della sua sartoria: un archivio ricco di modelli, attuali e delle precedenti collezioni, che sarà accessibile alle seguaci più fidate dello stile Giorgio Armani, le quali potranno proporre modifiche e rivisitazioni, in modo da ottenere l’abito dei loro sogni. La modalità di presentazione non cambia: i vestiti saranno visibili al pubblico su appuntamento, come già avviene nel corso dell’anno in atelier.

L’inizio di un generale “rallentamento”

Una decisione che non stupisce, dopo le ultime dichiarazioni pubbliche dello stilista. Dopo aver sfilato a porte chiuse alla ultima MFW in seguito allo scoppio dell’emergenza coronavirus, aver donato 2 milioni di euro agli ospedali destinati alla ricerca e aver convertito i suoi stabilimenti produttivi italiani nella produzione di camici monouso, il designer si è dimostrato ancora una volta in prima linea, rispondendo con una lettera aperta a un articolo pubblicato su WWD il 2 aprile. Solo un mese fa, Giorgio Armani auspicava un cambiamento sostanziale della presentazione delle collezioni a livello globale, oltre che un generale “rallentamento” del settore moda: più qualità, meno quantità e linee più vicine ai bisogni dei clienti. Oggi, lo stilista si prepara a mettere in moto il suo piano: da solo. Prima di lui, solo Saint Laurent ha annunciato che seguirà un calendario tutto suo per il 2020, scegliendo di volta in volta le proprie date.

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