Gene Wilder non apprezzò “La fabbrica di cioccolato” di Tim Burton: «Un insulto»

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Nel 2005 usciva “La Fabbrica di Cioccolato”, nuovo adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Roald Dahl, dal quale, a sua volta, era stato tratto il primo film diretto da Mel Staurt nel 1971 “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”. Quest’ultimo si è guadagnato con gli anni lo status di film cult, soprattutto grazie alla grandissima interpretazione di Gene Wilder, capace di creare un personaggio unico, entrato nell’immaginario collettivo. 

Ma vi siete mai chiesti cosa ne pensasse Wilder dell’adattamento di “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” realizzato da Tim Burton con protagonista Johnny Depp? Ebbene, in una rara intervista datata 2013, Wilder ha rivelato di non aver amato la pellicola, definendola addirittura un ‘insulto’.





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“Sei infastidito dai remake dei film classici, come il tuo Willy Wonka?”

“Penso che sia un insulto. Probabilmente un insulto della stessa Warner Bros. Ho amato la Warner Bros per altre cose, ma non per il film con Johnny Depp. Lui mi piace, credo sia un bravo attore. Invece non mi è proprio a cuore il lavoro del regista [Tim Burton] che reputo un uomo di talento, ma non mi piace quello che ha fatto”.

[Al minuto 19 circa]

L’audizione di Gene Wilder per Willy Wonka

L’autore del romanzo Roal Dahl provò senza successo ad ingaggiare Spike Milligan per il ruolo di Willy Wonka e anche le altre sue scelte, Ron Moody e Jon Pertwee, rifiutarono la parte. Si procedette dunque a fare delle audizioni, che ebbero luogo per una settimana al Plaza Hotel di New York. In quell’occasione Gene Wilder venne immediatamente scritturato per il ruolo; il regista Mel Stuart ha raccontato che non servì neppure che Gene aprisse bocca, perché sapeva già di aver trovato il suo Willy Wonka. Wilder fece comunque il suo provino e quando lasciò la stanza, venne rincorso da Stuart fino all’ascensore, il quale gli disse “Non fare nulla, non prendere altri impegni. Farai tu questo film.” Ciò scatenò la rabbia del produttore David L. Wolper, il quale non ebbe neppure modo di negoziare il contratto. 

L’idea del bastone e della zoppicata di Willy Wonka furono di Gene Wilder

Ricordate la celebre scena in cui Willy Wonka si avvicina ai cancelli della sua fabbrica per accogliere i bambini la prima volta? Ecco, quella è stata tutta farina del sacco di Wilder. Dopo aver letto il copione del film, l’attore affermò che gli era piaciuto molto, ma che mancava qualcosa e che avrebbe accettato solo ad una condizione.

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“Se devo fare questo ruolo, Willy Wonka dovrà uscire zoppicando con un bastone. Poi si dovrà avvicinare lentamente ai bambini, inciampare e rotolare in avanti con una capriola”.  “Perché vuoi fare così?” – gli chiese stupito il regista Stuart. “Perché così da quel momento in poi nessuno saprà se sto mentendo o dicendo la verità” gli rispose Wilder. 

L’attrice che interpreta la bambina Veruca, Julie Dawn Cole, ha raccontato che fu ingannata da quella scena, perché credette davvero che Gene Wilder si fosse fatto male alla gamba. La sua reazione, insieme a quella del resto del pubblico, è stata del tutto naturale e vera.



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