In campo biologico i gemelli sono definiti come individui nati contemporaneamente da un unico parto, ma si tratta di eventi rari, in quanto nella specie umana prevalgono di gran lunga le gravidanze singole. I parti gemellari possono essere distinti in due tipologie, a seconda che nascano: gemelli omozigoti, oppure gemelli eterozigoti. In questo articolo vedremo le principali differenze, ma prima guarda questo video sulle cose da non fare in gravidanza.
Il fenomeno dei gemelli omozigoti
I gemelli omozigoti sono geneticamente identici visto che derivano dalla stessa cellula uovo fecondata da un unico spermatozoo, condividono il 100% del loro DNA e sono sempre dello stesso sesso. Nonostante questo, con il tempo possono sviluppare caratteristiche fisiche e comportamentali differenti, influenzati dalla diversa esposizione a fattori biologici e chimici, sia durante il periodo prima del parto all’interno della pancia, sia dopo la nascita.
A voler essere sinceri, i gemelli omozigoti non sono tali solo nel Dna, ma in modo ancora più profondo, e cioè nell’intera rete di meccanismi molecolari che decide quali geni devono essere attivati. Il fenomeno, chiamato anche super-somiglianza esiste solo in un piccolo gruppo di geni, molti dei quali purtroppo sono collegati al rischio di contrarre malattie anche gravi.
Gemelli omozigoti: quali sono le caratteristiche
I gemelli omozigoti sono praticamente uguali e possono essere scambiati l’uno per l’altro, come dicevamo condividono lo stesso patrimonio genetico e lo stesso sesso. Il tutto ha inizio dalla fecondazione di un solo ovulo, che poi entro dieci giorni si divide in due embrioni. Ci sono poi altre caratteristiche da sottolineare.
Se l’ovulo si divide poco dopo la fecondazione, ogni gemello avrà la sua placenta e una cavità con liquido amniotico. Se invece la divisione avviene da quattro a sette giorni dopo la fecondazione, i gemelli condivideranno la stessa placenta.
Nel caso di gravidanze gemellari, a prescindere che esse siano omozigoti o eterozigoti, può manifestarsi il fenomeno della “sindrome trasfusionale feto-fetale”: ovvero un gemello può sottrarre all’altro le sostanze nutritive, mettendolo in serio pericolo! Da questo si deduce quanto sia importante far controllare regolarmente la crescita dei gemelli attraverso una semplice ecografia.
Bisogna considerare che i gemelli con una sola placenta e una sola cavità amniotica sono rari e come dicevamo, le coppie di gemelli omozigoti adulti possono avere un patrimonio genetico differente. Un team di ricercatori ha esaminato 19 coppie di gemelli, ed ognuna di queste coppie mostrava la cosiddetta Copy Number Variations, ovvero i cromosomi erano differenti.
Dopo lo studio, gli scienziati hanno ritenuto opportuno specificare che queste variazioni erano maturate nel corso della vita in seguito a divisioni cellulari. La speranza dopo questa scoperta è di riuscire ad identificare i geni responsabili di alcune malattie: se si ammala un solo gemello, infatti, le cause potrebbero essere localizzate nelle differenze tra il suo patrimonio genetico e quello del fratello gemello.
I rischi legati ad una gravidanza gemellare omozigota
Dal punto di vista ostetrico, le gravidanze gemellari possono essere più complicate di una normale gravidanza singola, ed il rischio principale è quello che i due bambini possano essere affetti da malformazioni congenite.
Esistono infatti, alcuni meccanismi che possono portare allo sviluppo di difetti congeniti, vediamo quali sono.
- Incompleta divisione dell’embrione
La stessa gemellarità può essere causa di incompleta divisione dell’embrione, con conseguenze gravi sullo sviluppo di uno o entrambi i feti.
- Compressione fetale
Il fatto che nell’utero debbano trovare posto due corpicini, può essere un problema. La mancanza di spazio a sufficienza per entrambi i gemelli può comportare compressione fetale (i due bambini sono troppo stretti tra loro) e conseguenti deformazioni. Aumenta il rischio di aborto, preclampsia, polidramnios, prematurità, basso peso neonatale, morte perinatale e trauma da parto.
- Morte in utero
L’eventuale presenza di connessioni arteriose o venose a livello placentare può determinare una pressione differenziale tra i due gemelli, la morte in utero di un gemello può creare danni al gemello che sopravvive.
Differenze tra tutti i tipi di gemelli: ricapitoliamo
- Gemelli omozigoti o monozigoti
I gemelli monozigoti sono conosciuti anche come gemelli identici che derivano da una singola cellula uovo fecondata da un unico spermatozoo. I gemelli monovulari possono condividere la stessa placenta (gemelli monovulari monocoriali), o possono sviluppare due placente distinte (gemelli monovulari bicoriali). I due gemelli risultano di sesso uguale e fortemente somiglianti nell’aspetto, dato che gli individui, che si originano da questo evento casuale, possiedono lo stesso patrimonio genetico, hanno lo stesso sesso, gli stessi occhi, gli stessi capelli, lo stesso gruppo sanguigno, cioè gli stessi caratteri somatici.
- Gemelli eterozigoti o dizigoti
I gemelli dizigoti sono più comuni e derivano dalla fecondazione di due diverse cellule-uovo da parte di due diversi spermatozoi. Si tratta quindi di fratelli che condividono l’utero materno durante lo stesso periodo di gravidanza, ma possono essere molto differenti tra loro, proprio come accade tra i comuni fratelli. Inoltre, in rarissimi casi, i gemelli dizigoti possono avere padri differenti solo nel caso in cui la madre abbia avuto rapporti sessuali tra di loro ravvicinati con uomini diversi.
- Gemelli siamesi
I gemelli siamesi sono gemelli monozigoti o omozigoti, che alla nascita presentano alcuni organi in comune. L’evento dipende dalla divisione tardiva dell’embrione, ma si tratta in generale di un eventualità molto rara. Le tipologie di gemelli siamesi cambiano a seconda delle parti in cui i gemelli sono uniti e degli organi che essi hanno in comune: solitamente vengono distinti quelli che non coinvolgono il cuore e l’ombelico. A parte sono classificate quelle “anomale”, in cui uno dei due embrioni è malformato o interno all’altro.
- Gemelli semi-identici
I gemelli bizigoti o semi-identici nascono da una cellula uovo fecondata da due spermatozoi. Per ora nel mondo il primo caso conosciuto riguarda due gemelli francesi nati il primo di sesso maschile, ed il secondo ermafrodita (presentava entrambi i sessi).
Domande frequenti a tema gemelli omozigoti
Quanti gemelli omozigoti possono nascere?
Da un parto possono nascere anche più di due gemelli, nel caso che più di due feti portino a termine una singola gravidanza. In questo caso si parla di parti plurigemellari.
I gemelli tra di loro possono essere gemelli identici o fraterni.
Quante probabilità ci sono di avere gemelli omozigoti?
La gravidanza gemellare è caratterizzata da un numero di feti maggiore di uno. Secondo le statistiche circa l’1,6 per cento delle gravidanze hanno un esito gemellare. Ma, a parte le statistiche, ci sono diversi fattori che possono influenzare le probabilità di avere gravidanze multiple o gemellari: uno tra tutti il patrimonio genetico dei genitori.
Durante un parto gemellare, quale dei due gemelli è più grande?
Anche se spesso si dice che il gemello nato prima è il più vecchio, possiamo sfatare questo mito dicendo che non c’è un gemello più giovane ed uno anagraficamente più anziano. In Italia, nei certificati di assistenza al parto nelle nascite gemellari risulta l’ordine di nascita, quindi in un parto gemellare ci sarà un primo nato, un secondo nato, ecc..