Friendzone: quando l’affetto per un amico si trasforma in amore

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Da “Harry ti presento Sally” alla “Regola dell’amico” degli 883, l’annosa questione dell’amicizia tra uomini e donne è stata più volta protagonista assoluta nei prodotto di cultura di massa. Non è raro, infatti, assistere a un’evoluzione romantica del rapporto amicale, evoluzione che tuttavia può essere stroncata sul nascere da quella frase infelice che noi tutti abbiamo pronunciato o, nel peggiore dei casi, ci siamo sentiti dire almeno una volta nella vita: “Ti vedo più come un amico”. Ed è da questa frase e, più in particolare, da un episodio della serie tv Friends, andato in onda nel 1994, che è stata coniata l’espressione anglosassone “Friendzone”, ovvero la “la zona dell’amico”, un luogo a metà tra amore e amicizia, un colore che, tra il bianco e il nero, sfuma nel grigio antracite. È in questa zona che si viene relegati nel momento in cui i nostri sentimenti non sono ricambiati dall’amico o amica a cui li abbiamo dichiarati. E, siccome i cuori infranti da questa situazione sono, purtroppo, in crescita, tanto da arrivare alla creazione di una pagina social chiamata “boomfriendzoned” che ne raccoglie le testimonianze, abbiamo scritto per te un articolo il più dettagliato possibile su tutto quello che c’è da sapere riguardo al fenomeno della Friendzone: il suo significato, le cause, ma soprattutto, come uscirne.

Ma prima di procedere, guarda questo video e scopri i 5 segnali che ti fanno capire se sei davvero innamorata/o di qualcuno!

 

Friendzone: significato

Friendzone significato© Getty Images

La parola Friendzone è un prestito dalla lingua inglese, traducibile in italiano con l’espressione “zona dell’amico” o “zona dell’amicizia”. Con questo termine anglosassone si fa riferimento a quella situazione di ambiguità che può verificarsi in una relazione amicale nel momento in cui uno dei due amici inizia a provare sentimenti più profondi per l’altro, senza essere corrisposto e, per questo, relegato nella “zona dell’amicizia”. La Friendzone riguarda indistintamente uomini e donne e prescinde da qualunque forma di orientamento sessuale. Nel tempo, ha assunto una connotazione negativa, venendo considerata di fatto come una vera e propria delusione amorosa con conseguenze destabilizzanti per la fiducia e l’autostima della persona che la subisce. Per finire nella “zona dell’amico” non è necessario che una persona dichiari il proprio amore o la propria attrazione al diretto interessato, ricevendo da quest’ultimo un rifiuto netto e deciso: può trattarsi infatti di una scelta volontaria e preventiva, effettuata dall’individuo che teme un’umiliazione o l’inevitabile fine dell’amicizia e, dunque, spesso preferisce nascondere i propri reali sentimenti, mantenendo lo status quo della relazione.

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Esiste l’amicizia tra uomini e donne?

 

Esiste l’amicizia tra uomini e donne?© Getty Images

Quello dell’amicizia tra uomo e donna è un concetto da sempre piuttosto complesso e ciò è dovuto alla complessità stessa degli esseri umani. Intorno all’idea di una relazione amicale tra persone del sesso opposto, o dello stesso sesso in caso di omosessualità, aleggiano dall’alba dei tempi un’infinità di stereotipi per cui non è ammissibile che tra le due persone coinvolte vi sia completa assenza di attrazione sessuale. In realtà, si tratta di vere e proprie bias, ovvero tendenze inconsce, instillate dentro di noi dalla società per cui, spesso o sempre, siamo portati a valutare l’altra persona come potenziale partner e più raramente come semplice amico. Per ovvie ragioni, dunque, questa attitudine ostacola il naturale e sereno proseguimento di un’amicizia disinteressata. Le cause di questo atteggiamento sono da attribuire inoltre a quell’abitudine per cui spesso, durante l’infanzia, ci si chiude ermeticamente all’interno di gruppi di amici in cui è possibile frequentare solo ed esclusivamente persone dello stesso sesso. Questa usanza, infatti, tutt’ora molto comune tra i bambini, inibisce quella che sarà la loro futura capacità di relazionarsi a persone dell’altro sesso, essendo questi ormai abituati a incasellare le proprie relazioni all’interno di compartimenti stagni fin troppo definiti.

Negli ultimi anni la nozione di Friendzone ha ottenuto una sempre maggiore eco nella cultura di massa e ciò ha fatto sì che anche la scienza se ne occupasse, cercando di capire se possa esistere effettivamente un’amicizia sincera tra uomo e donna. Gli studi condotti in ambito scientifico fino a oggi hanno rivelato che, spesso, persone del sesso opposto faticano a instaurare un’amicizia pura e priva di implicazioni romantiche/sessuali poiché gli uomini tendono a sovrastimare l’interesse esibito loro dalle donne, mentre le ultime lo sottostimano. In generale, una relazione amicale è possibile solo quando vi è completa assenza di attrazione sessuale tra le due parti, ma questa, tuttavia, è una condizione che può evolvere e cambiare nel tempo, stravolgendo le dinamiche instaurate fino a quel momento all’interno del rapporto di amicizia. Quest’eventualità non deve comunque precluderci la possibilità di considerare amico un individuo dell’altro sesso solo per partito preso.

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Si può uscire dalla friendzone?

 

Si può uscire dalla friendzone?© Getty Images

Sebbene molti lo neghino, uscire dalla Friendzone è possibile. Certo, occorre armarsi di pazienza e di una buona dose di accettazione, ma non si tratta di un’impresa impossibile. Prima di elargire tutti i nostri (e non solo) consigli per uscire indenni da questa situazione, è bene fare una premessa: se un individuo viene relegato nella zona dell’amico con una certa frequenza, ovvero, come si suol dire, viene friendzonato dalla maggior parte delle persone con cui tenta un approccio, è bene sottolineare che piangersi addosso non figura tra le possibili soluzioni alla situazione. Occorre, infatti, che la persona in questione inizi un percorso di autocoscienza, interrogandosi sulle cause che si celano dietro questa propensione alla friend zone, per giungere infine alla consapevolezza che, spesso, se una relazione non ha funzionato è perché non era destino che funzionasse e non perchè ci fosse qualcosa di sbagliato in lui/lei o nell’altro/a.

Dunque, il primo consiglio che ci sentiamo di offrire è il seguente: dopo una dichiarazione andata male, inutile insistere, ma accettare il rifiuto in modo elegante e dignitoso. A questo punto, alla persona “friendzonata” si palesano due possibili alternative: mettere da parte i sentimenti d’amore, continuando a rimanere amici per preservare la relazione, nell’attesa e nella speranza, a volte vana a volte fondata, che col tempo anche l’altra persona possa sviluppare un’attrazione di tipo amoroso-sessuale, oppure, nel caso in cui la sofferenza fosse insopportabile, dirsi addio e chiudere, anche solo momentaneamente, l’amicizia, per meglio elaborare il rifiuto.

Altri consigli utili con cui affrontare al meglio la Friendzone e, nel migliore dei casi, uscirne vincitori e non vinti, ci vengono da Jeremy Nicholson, ricercatore americano di psicologia sociale. In particolare, lo studioso ha realizzato una breve guida di sopravvivenza alla friend zone per conto della rivista Psychology Today, indicando come possibili soluzioni i seguenti accorgimenti:

  • Mostrarsi meno interessati: in questo modo, l’amico per cui provi attrazione non ti darà per scontato e tu, riducendo la tua esposizione “sentimentale”, sarai meno vulnerabile.
  • Mostrarsi di meno: perchè, come si suol dire, “capisci il valore delle cose (persone) solo quando le perdi”.
  • Creare competizione, ovvero, provare a fare ingelosire l’altra persona così che, eventualmente, questa possa interrogarsi sui propri sentimenti e capire di provare qualcosa che va al di là della semplice amicizia
  • Effetto Ben Franklin: nel limite dell’educazione, Nicholson consiglia al “friendzonato” di abbondare in richieste di favori alla persona per cui nutre dei sentimenti. Così facendo, quest’ultima si renderà conto dell’importanza rivestita da una persona a cui è disposta a concedere il proprio aiuto, mentre il primo si affrancherà dalla posizione di subordinazione che la Friendzone gli ha attribuito.
  • Gratificazione: essere gentili è sempre un’arma vincente. In alternativa, puntare tutto sull’indifferenza.

In conclusione, quando si tratta di sentimenti, è impresa ardua seguire regole e consigli perchè, si sa, “al cuor non si comanda”. Tuttavia, di qualunque relazione si tratti, c’è una sola strategia che funziona e paga, la chiarezza. Essere chiari sin dall’inizio a proposito di ciò che si prova per un’altra persona è la soluzione vincente per evitare eventuali ma assai frequenti malintesi e conseguenti dispiaceri. Dunque, sii sempre fedele a te stesso/a, non reprimere i tuoi sentimenti e non smettere di credere nella bellezza dell’amore, anche e nonostante le delusioni.

Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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