Circa una donna su dieci soffre di dolore all’inguine in gravidanza, ma i motivi per cui compare la pubalgia possono essere molti. Di solito si tratta di un disturbo transitorio che sparisce da solo subito dopo il parto. Ci sono però alcune cose che puoi fare per attenuare il fastidio e soprattutto per prevenire il dolore. Prima di parlarne, ti consigliamo questo video con le cose da non fare in gravidanza.
Dolore all’inguine in gravidanza: di cosa si tratta?
Il dolore all’inguine può irradiarsi anche alle cosce e alla schiena e può rendere difficoltoso compiere gesti quotidiani come salire le scale, infilarsi le calze o i pantaloni, camminare, rigirarsi nel letto. Si tratta di pubalgia, un dolore tipico degli sportivi ma che può interessare anche le donne in gravidanza.
La pubalgia è un’infiammazione che interessa alcuni muscoli e articolazioni del bacino; nelle donne in gravidanza riguarda soprattutto il muscolo adduttore della coscia. Il sintomo caratteristico è il dolore all’inguine, che a volte si irradia anche verso l’interno della coscia oppure verso la zona lombare della schiena.
È un dolore che si acutizza soprattutto mentre si cammina o si salgono le scale, quando si rimane per troppo tempo seduti o si cerca di stare in piedi su una gamba sola (es. mentre ci si veste). Altre situazioni tipo in cui il dolore all’inguine fa la sua comparsa sono: quando si allargano le gambe, per esempio per scendere dalla macchina, oppure quando ci si rigira nel letto. In alcuni casi può anche esserci dolore durante i rapporti sessuali o in generale all’area del perineo.
Da cosa dipende il dolore all’inguine in gravidanza?
Tutti coloro i quali fanno molto sport, gli atleti professionisti ad esempio, sono spesso soggetti a pubalgia dovuta in questo caso ad una super sollecitazione dei tendini, le strutture attraverso le quali i muscoli si inseriscono nelle articolazioni. Nel caso di una donna incinta i motivi del dolore all’inguine sono molto diversi e hanno a che fare con i cambiamenti che avvengono nel corpo proprio a causa della gravidanza.
L’utero aumenta di volume e sollecita i muscoli, inoltre lo sviluppo del feto fa aumentare il peso corporeo della mamma che quindi deve essere sostenuto da tutto il corpo, in primis dai muscoli. Dall’altro, c’è da considerare i cambiamento ormonali che portano ad un maggior rilassamento di muscoli, tendini e legamenti. Questo rilassamento aiuterà durante il parto, ma significa che le articolazioni del bacino si trovano in una situazione meno equilibrata del solito, il che può portare a infiammazione e dunque a dolore.
Come abbiamo visto quindi, il dolore all’inguine in gravidanza dipende in primis dall’aumento delle dimensioni dell’utero che si “appoggia” sui muscoli e deve essere sostenuto. Ne consegue dolore, che può aumentare con il progredire della gravidanza. Anche la posizione del bambino può influire sul rischio di pubalgia.
Come attenuare i sintomi del dolore all’inguine in gravidanza
Un modo per prevenire la pubalgia in gravidanza c’è, ad esempio alcune accortezze possono evitare un peggioramento della situazione. Quali?
- evitare di sollevare pesi
- preferire l’ascensore alle scale
- se si ha già un bimbo piccolo, tenerlo in braccio appoggiato su un’anca
- stare sedute troppo a lungo
- stare a gambe incrociate o accavallate
Se la pubalgia è già sopraggiunta, ecco cosa fare per alleviare il dolore:
- riposare a sufficienza senza però essere troppo sedentarie
- cambiare spesso posizione, cercando di non stare sedute più di 30 minuti di fila
- vestirsi e svestirsi stando sedute
- quando si sta in piedi, fare attenzione a distribuire equamente il peso tra le due gambe
- dormire con un cuscino tra le gambe
- quando ci si gira nel letto, o si scende dalla macchina, cercare di tenere le due gambe unite e parallele senza allargarle.
Se il dolore persiste ed è forte, meglio rivolgersi ad un medico che valuterà una terapia farmacologica. Anche se sarebbe meglio evitare di prendere antinfiammatori in gravidanza, si può optare per il paracetamolo, magari per un breve ciclo di trattamento di 7-8 giorni.
Un’altra strategia utile è quella di applicare del ghiaccio sulla parte dolorante. Funge da vasocostrittore ed antinfiammatorio naturale e puoi sfruttarlo anche per dei piccoli massaggi localizzati.
Infine, fare un po’ di moderato esercizio fisico può essere d’aiuto: il nuoto è uno degli sport più indicati in gravidanza, soprattutto perchè in acqua ci sono meno sollecitazioni per le articolazioni ed i muscoli ed il dolore della pubalgia si attenua. Anche lo stretching ha un ruolo fondamentale, in quanto lavora sull’elasticità dei muscoli che saranno meno rigidi e meno soggetti al dolore.
Lo yoga è un altro esempio di attività ideale per alleviare il dolore all’inguine, ma meglio farsi seguire da personale esperto e non fare da sè per evitare movimenti sbagliati.
Visita un osteopata per rimediare alla pubalgia
Contro il dolore della pubalgia buoni risultati si ottengono con l’osteopatia. Spesso, il fastidio non riguarda solo l’osso pubico, ma ha un’altra origine, per esempio uno scorretto appoggio del piede o un disturbo alla schiena. Qualche volta dietro questo dolore c’è un trauma del passato, come un busto per la scoliosi portato per anni durante l’infanzia o l’adolescenza. Attraverso le manipolazioni dell’osteopata si riescono a sciogliere tutte le tensioni che si sono accumulate in questa zona, restituendo quella plasticità ed elasticità al muscolo, utili soprattutto per le donne in gravidanza.
Domande frequenti a tema dolore all’inguine in gravidanza
Si può prevenire la pubalgia ed il conseguente dolore all’inguine in gravidanza?
Se una donna decide di avere un figlio, ma è spaventata dal dolore all’inguine, cosa può fare? Per ridurre il rischio di andare incontro alla pubalgia è necessario puntare sull’esercizio fisico. Più i muscoli del bacino arrivano elastici e “allenati”, minore sarà il rischio che in gravidanza ci sia qualche problema.
La pubalgia può persistere dopo il parto?
Con la nascita del bambino e la fine delle sollecitazioni alle quali era sottoposto il bacino della mamma, i sintomi del dolore all’inguine dovrebbero sparire da soli nel giro di poco tempo. Non preoccuparti quindi, come vedi la situazione dopo il parto tornerà alla normalità in autonomia.
Perché il dolore all’inguine sopraggiunge nel primo trimestre di gravidanza?
Il dolore all’inguine in gravidanza spesso e volentieri, si manifesta entro il primo trimestre ed in alcuni casi fa la sua comparsa già nella prima settimana di gravidanza quando la donna non sa ancora di essere incinta. Il tutto è dovuto all’impianto dell’ovulo e il conseguente adattamento di tutto il corpo che da lì in poi comincerà a mutare per accogliere il feto.
Pavimento pelvico e dolore all’inguine in gravidanza sono collegati?
La pubalgia ed il conseguente dolore all’inguine in gravidanza sono strettamente collegati in quanto riguardano proprio i muscoli che costituiscono il pavimento pelvico (bacino). Tutto ciò non deve destare preoccupazione, ma se vuoi essere rassicurata puoi rivolgerti al tuo medico oppure al ginecologo e far presente la situazione.