Coronavirus: le abitudini igieniche che dobbiamo cambiare

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Blowing out candles on his birthday.

Getty Images

Nonostante ci si lamentasse di quanto i nostri rapporti fossero diventati più “virtuali”, per quanto accusassimo i giovanissimi di stare sempre attaccati agli smartphone, tutti, dal più grande al più piccolo, ci siamo resi conto di quanto invece, di rapporti sociali veri ne avessimo eccome e, soprattutto, di quanto ci manchino. Altro che video chiamate.

Cosa cambierà nell’epoca d.C

Ma, inutile negare che nell’epoca d.C., dopo Coronavirus, di abitudini ne cambieranno parecchie. E senza andare a scomodare le più grandi, saremo costretti a modificare anche alcuni piccoli gesti che venivano naturali ma che invece, si dovranno, anzi probabilmente si vorranno smettere di fare.

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Tra le nuove terminologie portate dal Covid-19, il distanziamento sociale è senz’altro una delle più sentite e utilizzate. Ma anche lavare le mani, disinfettare, non toccare bocca e naso, fanno ormai parte della nostra vita. E chi era già fissato con le misure igieniche  e veniva magari preso in giro per l’ossessività con cui considerava la pulizia, oggi avrà la sua rivincita: perché troverà intorno a sé, sempre a distanza, persone che si dovranno ricredere e agire nello stesso modo. Ma cosa cambierà?

Close-up of businessman & businesswoman making handshake at convention

Getty Images

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Baci e “batti 5”

Sicuramente chi e come si bacerà. Questo non significa che non si potrà più baciare, anche se è chiaro che essendo proprio la saliva a passare virus e batteri patogeni, probabilmente bisognerà mettere più attenzione ed evitare di sbaciucchiare il partner o i familiari, se si è raffreddati, o di usare lo stesso bicchiere anche se normalmente lo fate.

Dimentichiamoci, almeno per un po’ anche le strette di mano ovviamente. Infatti, anche lavandosi ossessivamente le mani, batteri, germi e virus si posano sul nostro palmo ogni volta che tocchiamo una qualsiasi superficie.

E il tipico “batti cinque”? Sempre pericoloso, ma meno. Infatti, la scienza ritiene che sia lo stringere la mano la modalità più “contagiosa”, trasmettendo 2 volte più germi rispetto a darsi un cinque e 10 volte di più rispetto a battersi il pugno, ovvero il fist bump.

Come, ma anche quanto

Se prima del Coronavirus, chi lavava le mani più volete al giorno veniva tacciato di essere ossessivo, questo gesto diventerà fondamentale: e non solo sarà importante il come ci si laverà le mani, ma anche il quanto. Almeno due minuti: è questo il metodo che consigliano i medici, ispirato proprio dalla tecnica di lavaggio mani dei chirurghi prima di andare in sala operatoria. Anche lavarsele più spesso resta una buona idea, in particolare dopo essersi soffiati il naso, cosa che probabilmente fanno in pochi.

Apri, tira e spingi? No, no, no

Altro punto: come aprire le porte. Pare infatti che toccare una maniglia sia come stringere la mano a 10.000 persone. E se per aprirle basterà abituarsi a farlo col gomito e a spingerle con l’avambraccio, per tirarle sarà un po’  più complicato. Due le soluzioni: guanti o disinfettante a portata di mano. Meglio sarebbe se negozi, locali ecc. si munissero di  porte che si aprono con la fotocellula. Ma per questo ci vorrà del tempo.

Maledette candeline

Anche durante i compleanni bisognerà modificare qualche abitudine. E quindi, a parte il numero degli invitati che dovrà ridursi sensibilmente, anche il momento dell’arrivo della torta dovrà cambiare. Soffiare sulle candeline, infatti, significa lanciare microscopiche particelle di saliva sulla superficie del dolce lasciando che tutti gli invitati mangino quei germi. Come fare quindi? Niente candeline. Solo il tanti auguri a te cantato, rigorosamente con la mascherina. 

Niente unghie, né penne in bocca

L’alibi dello stress non potrà più essere valido per: mordersi unghie e pellicine, mettere  penne e matite in bocca, tenere chiavi, posta, biglietto del parcheggio ecc. con la bocca mentre si cerca qualcosa nella borsa  (quante volte lo abbiamo fatto).

Tutto questo significa introdurre nell’organismo una quantità inaudita di batteri e quant’altro. E quindi è rigorosamente vietato. Ci abitueremo? Chissà, diciamo che probabilmente la paura aiuterà moltissimo.

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