Coronavirus, dottoressa incinta e in prima linea: «Non sono un’eroina»

0
- Annuncio pubblicitario -

Mamma in attesa

e medico in prima linea contro il coronavirus: come conciliare le due cose? Semplicemente facendo il proprio dovere. Taylor Poynter non ha dubbi. Lei, incinta, è un medico del pronto soccorso dell’AMITA Health Saint Joseph Medical Center Joliet negli Stati Uniti. Sul suo profilo Instagram ha ricevuto diverse critiche dopo aver pubblicato alcuni post al lavoro e con tanto di pancione in bella vista. Così ha deciso di dire la sua con un post che sta facendo il giro del web.

Leggi anche

- Annuncio pubblicitario -

Mamma ai tempi del coronavirus

«Dopo aver ricevuto alcuni commenti sgradevoli sul lavoro in pronto soccorso durante la gravidanza, chiariamo come si sente la maggior parte delle donne in gravidanza. Non vogliamo lavorare a stretto contatto con questi pazienti. Non “scegliamo” di mettere in pericolo noi stessi o i bambini» inizia così il lungo sfogo di Taylor Poynter che spiega le difficoltà di portare avanti una gravidanza in un momento d’emergenza. Soprattutto se il tuo lavoro ti impegna in prima linea. «Preferiremmo stare seduti a casa. Vogliamo profondamente proteggere nostro figlio che non abbiamo ancora incontrato. Abbiamo più ansia e paura rispetto alle persone che stanno a casa» risponde a chi l’accusa di stare in corsia.

- Annuncio Pubblicitario -

Non sono un’eroina

«Non andiamo al lavoro pensando: “wow, sono un eroe”. Soffriamo per ciò che non conosciamo. Per chiunque abbia sentito il bisogno di giudicare le mamme in gravidanza che lavorano in prima linea, si prega di pensare prima di parlare. Alcune di noi sono la principale fonte di reddito, non possiamo restare a casa. Alcune non possono permettersi un congedo di maternità. Non abbiamo il lusso di stare a casa. Ci sono molte ragioni per cui le donne incinte stanno ancora lavorando, ma nessuno di noi lo fa perché lo vuole» le sue parole su chi punta il dito. E poi l’invito: «Pregate per tutte le donne che come me stanno per diventare mamma, perché possano superare le proprie paure e trovare la pace». 

Siamo qui per voi

In altro post, mostrando con orgoglio la pancia in crescita, scrive riferendosi al suo bebè: «Baby P e io siamo qui per voi, voi restate a casa per noi». E, in un altro post, racconta: «Incinta a 31 settimane e al lavoro contro una pandemia. C’è molta paura e ansia che deriva dall‘essere una mamma in prima linea in questo momento. Le scorte a intermittenza si stanno esaurendo e riutilizziamo le nostre mascherine. Grazie a tutti coloro che stanno pregando per quelli in ospedale e a quelli che inviano cibo, caffè e bagel. Siamo così grati. Che modo di mettere al mondo un bambino!».


L’articolo Coronavirus, dottoressa incinta e in prima linea: «Non sono un’eroina» sembra essere il primo su iO Donna.

- Annuncio pubblicitario -