Compiti a casa: le regole d’oro per stimolare i più piccoli!

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I compiti a casa possono rappresentare un tasto dolente per mamme e piccini, eppure, se affrontati nel modo giusto, diventano un momento utile e formativo per i bambini, che insegnerà loro la gestione del tempo, l’organizzazione e l’importanza dell’impegno e della costanza per raggiungere successi e risultati sperati.

E’ dallo scorso marzo che a causa del Covid-19 i bambini sono costretti a studiare tutto il giorno a casa tra lezioni online e compiti, senza contare i compiti per le vacanze!

Ma quali sono le regole d’oro per permettere a mamme e bambini di gestire al meglio i compiti a casa e vivere in piena serenità i pomeriggi al rientro da scuola? Qui di seguito te ne suggeriamo sette, partendo dalle dritte di un’esperta, la psicologa e psicoterapeuta Silvia Belcaro.

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1. Scegli il momento giusto!

Non si può pretendere che dopo una mattinata passata sui libri, i bambini si mettano subito a fare i compiti una volta rientrati a casa. È bene lasciare loro il tempo di ricaricarsi e svagarsi un po’. Ecco perché è sconsigliato spingerli a dedicarsi ai compiti subito dopo il pranzo. Questo è infatti il momento peggiore perché il corpo è impegnato nella digestione e può accusare una certa stanchezza: lasciateli giocare o guardare un po’ di TV, dando loro modo di riposarsi, liberare la mente e ricaricarsi per affrontare poi i compiti per il giorno successivo con più energia, concentrazione e voglia di fare.

Non solo, se ci sono cartoni che amano in modo particolare, appuntamenti imperdibili, lezioni di musica o attività sportive, aiutateli ad organizzare il loro tempo in modo che possano evitare di saltarli. Spesso, sapere che li attende un impegno bello, può spingerli a rimettersi al lavoro con più voglia e impegno proprio in vista dell’appuntamento che li aspetta! Potranno così imparare sin da piccoli ad organizzare il proprio tempo, evitando di perderlo in maniera inutile, un insegnamento prezioso di cui faranno tesoro per tutta la vita.

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2. Alla larga dalle distrazioni!

Assicurati che durante il momento dei compiti, non ci siano distrazioni a portata di mano. Tienili alla larga da cellulari, iPad e videogiochi, spegni il televisore e libera la scivania da tutto ciò che non serve e che potrebbe far vacillare la loro concentrazione, ritardando la fine del momento compiti.

3. Adibisci un luogo adatto per il momento dei compiti

Oltre a evitare distrazioni, è bene anche dedicare un luogo specifico della casa, fornito di tutto il necessario, per permettere ai più piccoli di concentrarsi adeguatamente, avendo tutto a disposizione. L’ideale sarebbe riservare uno spazio comodo e non troppo piccolo nella sua cameretta, così che possa dedicarsi allo studio da solo, in un’atmosfera silenziosa e tranquilla.

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Una bella scrivania fornita di tutti i comfort è infatti l’ambiente ideale per indurre i più piccoli a concentrarsi e stimolarne il desiderio di fare i compiti con serenità, senza considerarli una vera tortura.

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4. Sì alle pause

Come anticipato, non ha alcun senso forzarli a stare sempre seduti di fronte ai libri. Anzi, molto spesso, circoscrivere il tempo dei compiti può spingere i più piccoli a trovare maggiore concentrazione e voglia di fare, proprio perché sono consapevoli che dopo poco si potranno dedicare anche ad altro.

Ecco perché, oltre a rispettare i loro ritmi, è necessario far fare delle pause strategiche, così che possano evitare di perdere la concentrazione, ritrovandosi con il naso all’insù a pensare a tutto fuorché a quello che stanno facendo. Alternare momenti di lavoro a momenti di pausa garantisce infatti un apprendimento migliore e un rendimento più efficace.

5. Rendilo indipendente!

Non aiutarlo nel momento dei compiti, fallo solo se te lo chiede lui esplicitamente. Evita quindi di sederti accanto a lui, leggergli il diario e programmargli il pomeriggio, fallo solo le prime volte così che lui possa capire come gestire al meglio il suo tempo, magari creando insieme un piccolo schemino con le cose da fare nel pomeriggio.

Poi, rendilo indipendente e permettigli di organizzarsi, sperimentare e vivere il suo pomeriggio tra i libri in libertà. Stai nelle vicinanze, in modo da intervenire se avesse bisogno di aiuto e in quel caso, non fare l’esercizio per lui, ma aiutalo a trovare la soluzione, mettendoti quasi al suo livello, così da stimolarne la curiosità e l’attitudine al ragionamento e al pensiero critico. Si tratta di una mossa importantissima perché oltre a renderlo autonomo, contribuisci a infondere in lui fiducia e autostima, rendendolo un futuro adulto maturo, sicuro e più consapevole.

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6. Utilizza il rinforzo positivo

Riconosci i suoi successi e manifestalo apertamente con dei complimenti espliciti. Dì “bravo” quando se lo merita e laddove dovesse sbagliare, evita di essere troppo dura o poco comprensiva e paziente, aiutalo piuttosto a riprovare con un nuovo ragionamento per arrivare alla soluzione, dimostrandogli che è in grado di farlo da solo. Usa quindi frasi come “riprova ancora”, “guarda meglio”, “prova a pensare ancora un po’, non abbiamo fretta”: sono tutte espressioni di incoraggiamento che evitano di fare sentire il bambino inadeguato e non all’altezza. Infondigli calma e serenità, gli atteggiamenti ideali per stimolare i più piccoli, evitare che sviluppino la paura di fallire o, peggio ancora, di non provarci nemmeno per mancanza di sicurezza e fiducia in se stessi.

7. Concedigli di tanto in tanto di fare i compiti a casa con un amichetto

Anche farlo studiare insieme a un compagno può essere un’ottima idea per aiutarlo a conoscere sin da subito il lavoro di gruppo e abituarlo a relazionarsi agli altri in maniera più completa. Organizza un pomeriggio di compiti con un compagno di classe di tuo figlio e permetti loro di sperimentare il momento dei compiti in compagnia: potranno riservarti grandi sorprese! Spesso infatti, i bambini si annoiano da soli e non trovano la voglia di mettersi sui libri, perdendosi in mille altre attività; invitare di tanto in tanto un compagno con cui condividere il momento dei compiti è una buona soluzione per permettergli di passare un pomeriggio divertente e fare al tempo stesso il suo dovere.


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