Chi si avvicina a discipline come lo yoga o è affascinato dal pensiero buddhista, sente spesso parlare di Chakra, ma non tutti sanno ancora che cosa s’intenda con questo termine. È bene dire che le teorie riguardo ai nostri centri di vita e di energia si stanno diffondendo solamente negli ultimi anni, ma sono già molti coloro che prestano attenzione all’equilibrio dei propri Chakra. In questo articolo scopriremo di che cosa si tratta e, soprattutto, vedremo nello specifico il ruolo del quarto Chakra, il cosiddetto Chakra del cuore.
Che cosa sono i Chakra
Il termine Chakra deriva dal sanscrito e significa “ruota” o “cerchio“. Anche se se ne sente parlare sempre più spesso, non tutti sanno che cosa si nasconda dietro a questo vocabolo. I Chakra sono i nostri punti vitali e di energia distribuiti nel corpo. Possono essere intesi come dei “centri” che hanno il compito di assorbire la nostra energia vitale e distribuirla all’esterno.
I cosiddetti Chakra “base” o “principali” sono 7 e ognuno di essi si trova in un punto ben preciso del nostro corpo, anche se quest’ultimo non è da intendere in modo tradizionale. Quando si parla di Chakra, infatti, bisogna tenere in considerazione l’idea di “corpo sottile”, ovvero la nostra componente emozionale.
Nell’iconografia tradizionale i Chakra sono rappresentati attraverso dei fiori di loto dove ogni petalo ne identifica uno ben preciso. Oltre al fascino che può derivare da questa teoria, è normale chiedersi come mai i Chakra siano così importanti per la nostra vita. La risposta è semplici: essi sono centri energici che collegano tra loro il corpo e il psiche. Quando sono “aperti”, l’energia può fluire liberamente, con effetti positivi sia per la mente che per il corpo. Tuttavia, quando i Chakra sono chiusi, il percorso l’energia non può più scorrere, formando un blocco che causa ripercussioni negative sia a livello fisico che a livello emotivo.
Anahata, il Chakra del cuore
Come si può capire dal nome, il Chakra del cuore si trova al centro del petto e funge collegamento tra gli altri sei, collocati rispettivamente nella parte superiore e quella inferiore del corpo. Il termine con cui viene chiamato in sanscrito è Anahata, che significa “suono non colpito, non danneggiato”. Questa definizione trova diverse spiegazioni, a seconda se si voglia fare affidamento al suo lato più concreto o a quello più poetico.
Infatti, per alcuni Anahata indicherebbe il suono dell’incontro tra il plesso cardiaco e quello polmonare, proprio l’area dove si trova il Chakra. Per altri, invece, si spiegherebbe con la capacità del cuore di creare una melodia, la cui risonanza si percepirebbe quando incontriamo delle persone che fanno nascere dentro di noi l’amore.
In generale, il quarto Chakra è la sede dello spirito, di tutte le emozioni umane e di quei sentimenti ritenuti disinteressati e benevoli nei confronti del prossimo. Trovano origine in Anahata l’altruismo, il conforto, il perdono, le altre dimostrazioni caritatevoli di cui ogni uomo è capace, ma soprattutto qui nasce l’amore incondizionato. Con ciò si definisce quell’amore non solo diretto verso una persona “fisica”, ma anche quello rivolto alla natura e all’Universo.
Le caratteristiche del Chakra del cuore
Come ogni altro Chakra, anche il quarto, Anahata, ha le sue caratteristiche. Per esempio, la sua rappresentazione è quella di un fiore di loto verde. Questo colore non è casuale perché esso simboleggia l’equilibrio, l’armonia, la fertilità e anche la componente di amore incondizionato verso tutto quello che ci circonda e la natura.
La sua posizione è appunto quella del cuore, al centro del petto, e il senso che stimola è il tatto. Il suo elemento naturale è l’aria e le pietre che lo sollecitano sono tutte quelle verdi, come, per esempio, la Tormalina e l’Avventurina, o anche il quarzo rosa.
Che cosa succede quando il quarto Chakra è chiuso
Quando ogni Chakra è aperto, allora l’energia vitale defluisce in modo regolare e questo favorisce sia il benessere fisico che mentale. Quando uno – o più – dei nostri centri di energia è bloccato, si riscontrano delle conseguenze sul corpo e sulla mente. Andando nello specifico, quando il Chakra del cuore è chiuso significa che si sta manifestando un meccanismo di difesa nei confronti dell’amore.
Tutto ciò si traduce in una mancanza di autostima, nell’incapacità di amare se stessi e gli altri e atteggiamenti di chiusura nei confronti del prossimo, quali freddezza, diffidenza e distacco. Come abbiamo già detto, l’apertura o la chiusura di un Chakra si rivela anche a livello fisico e, quindi, in questo caso si potranno riscontrare problemi come paranoia, indecisione, l’asma o l’insonnia. Una persona mostra questa sfiducia negli altri e nel mondo con una posizione ricurva e chiusa in se stessa.
È bene dire che i Chakra dovrebbero essere sempre in una posizione di equilibrio. Infatti, se il Chakra del cuore è troppo aperto allora, a livello sentimentale, si riscontreranno emozioni forti e sbilanciate quali ira, gelosia e rancore. Quando prima ci si trovava in una situazione di imperante filofobia – paura di amare – e di mancanza di dimostrazioni d’affetto, qui si avrà invece il caso opposto: “amare troppo” porta a una degenerazione dei sentimenti che si manifesteranno senza alcun controllo finendo solo con il ferire che ci sta attorno.
A livello fisico, l’estrema apertura di Anahata può portare problemi a respiratori e cardiaci, oltre a patologie legate alla pressione alta.
Come “aprire” il Chakra del cuore
Abbiamo detto che molto spesso dei problemi psico-fisici sono provocati dal quarto Chakra chiuso, ma che anche in estrema apertura può portare dei disagi. Per questo è molto importante che ogni Chakra sia in equilibrio. Per restaurare l’armonia tra questi punti vitali si possono mettere in atto una serie di azioni con lo scopo di equilibrare nuovamente il nostro flusso di energia. Ecco nello specifico come riportare al corretto bilanciamento il tuo quarto Chakra.
1. Accetta il perdono, abbandona il rancore
Quante volte nel corso della vita ci vengono fatti dei torti che ci sembrano imperdonabili? La risposta è troppe. Tuttavia, per quanto possa essere difficile, è importante saper chiudere, in un modo o nell’altro, con il passato. Infatti, quando non si riesce – o non si vuole – perdonare qualcuno, si finisce per accumulare tensione e rancore. Facendo parte della sfera affettiva ed emotiva, questi due sentimenti vanno a premere e a sbilanciare Anahata, interrompendo il suo equilibrio con gli altri Chakra.
Per quanto sia complicato, prova a perdonare e ad abbandonare ogni rimorso o rimpianto. Vivere costantemente nel passato non solo non fa bene, ma ostruisce anche la via per un futuro felice.
2. Trascorri del tempo in mezzo alla natura
Come abbiamo detto, il quarto Chakra è sede dell’amore incondizionato e universale rivolto anche verso la natura. Per aprire o comunque ripristinare il suo equilibrio, trascorrere del tempo in mezzo al verde è davvero molto utile. Puoi fare delle semplici passeggiate, distenderti in un prato o osservare flora e fauna che ti circondano. L’importante è non percepire le pressioni del quotidiano e non passare il tuo tempo libero in ambienti che non ti trasmettono serenità ma solo ansia e stress.
3. Pratica lo yoga o la meditazione
Di per sé, yoga e meditazione sono mezzi molto validi perché ti aiutano a controllare i pensieri e incanalarli verso la positività e l’amore incondizionato. Soprattutto nello yoga esistono alcune posizioni in grado di sbloccare il Chakra del cuore. Innanzitutto quella del Namaste, ovvero la posizione del saluto: stando fermi in piedi, si mettono le mani in posizione di preghiera davanti al cuore senza, però, toccarlo. Ti può tornare utile anche il Vrksasana, cioè la posizione dell’albero. Per assumerla, basta stare in piedi e alzare una gamba appoggiando il piede sul lato del ginocchio di quella a terra, Anche in questo caso, i palmi delle mani sono uniti in preghiera davanti al cuore.