Carlo Verdone, che a Un giorno da pecora ha espresso la propria perplessità per quello che potrebbe accadere dopo il 4 maggio
Lunedì? Ho paura che esca troppa gente, bisogna esser molto molto cauti, è un periodo complicato, basta qualche fesso che fa assembramenti e si ricomincia da capo”.
L’attore romano ha poi rivolto un pensiero anche a Roma, la sua città.
“Immagini di Roma vuota? E’ un’immagine malata, io voglio vedere l’apparato umano”.
L’attore e regista ha raccontato la sua quarantena. “La passo in modo filosofico: faccio passeggiate in cucina, in salotto, scrivo un bel po’ , all’inizio non riuscivo a scrivere e ora sto andando avanti sia col libro sia su un nuovo soggetto cinematografico. Sono ancora a livello di creazione del soggetto del nuovo film”.
Per quanto riguarda la possibilità di riaprire i drive-in sostituendoli momentaneamente al cinema
“Il drive in è una visione romantica che va bene per il cinema d’estate, con una retrospettiva su Totò o Alberto Sordi ad esempio. Però non può sostituire il cinema: devo prendere l’auto per andare a vedere il film e guardarlo in macchina?”.
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