Backpacking: cosa significa essere backpacker e come lo si diventa

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Ti è mai capitato che qualcuno ti dicesse: “questa vacanza la farò in perfetto stile backpacking”? Probabilmente si perché il significato del termine è molto semplice e significa “zaino in spalla”!
C’e chi decide di partire con la valigia e chi invece preferisce utilizzare lo zaino. Per quanto mi riguarda, e sicuramente lo avrai già capito, io sono una backpacker inside e da quando ho detto un bel CIAONE alla valigia il mio stile di viaggio si è completamente ribaltato! Oggi ti spiegherò cosa significa essere una backpacker e cosa devi fare per esserlo anche tu, sempre se ti piacerà quello che ti racconterò perché questa filosofia di viaggio non piace a tutti ma sicuramente è uno dei modi migliori per guarire l’anima e ritrovare se stessi. Cominciamo baby!

Cosa significa essere backpacker: come diventare delle female travelers zaino in spalla

Prima di iniziare lascia che ti rassicuri su una cosa: ognuno ha il suo modo di viaggiare. Non esiste un modo migliore dell’altro perché tutte noi abbiamo bisogno di soddisfare esigenze diverse. L’importante è farlo. Il viaggio non ha regole, deve lasciarci sempre qualcosa di positivo; è un modo per colorare ancora di più la nostra vita e per costruire nuovi ricordi e nuovi ponti quindi viaggia come vuoi e non farti condizionare da nessuno. Quello che ti dirò oggi ti servirà solo a capire uno dei tanti modi di viaggiare e i suoi benefici ma spetta solo a te decidere di testarlo e farlo tuo.

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Budget ridotto
Il primo requisito che contraddistingue il backpacker dalle varie nicchie di viaggio è il budget che è sempre molto ridotto.
Tutti i backpacker che ho conosciuto nell’arco della mia vita da viaggiatrice sono partiti con il focus di spendere il meno possibile per poter viaggiare più a lungo. In poche parole cercano di continuo strategie per trovare l’ostello, il banchetto di street food e il mezzo per spostarsi che costa meno di tutti.
Essere backpacker significa prefissarsi una spesa giornaliera, mensile, settimanale dalla quale non si può sgarrare! Ovviamente il tutto deve essere proporzionato al luogo/luoghi che si intende visitare con questa metodologia di viaggio. Non tutti i paesi ti permetteranno di restare dentro le righe quindi ricorda di stabilire un budget ragionevole.

Spirito di adattamento


Ah baby, lo spirito di adattamento è forse la cosa più difficile da coltivare per diventare backpacker a tutti gli effetti. Questa qualità prevede che tu abbia una mente aperta e in grado di mandar giù tutte le sfaccettature che il viaggio ti metterà nel piatto. Ora ti faccio qualche esempio: avere spirito di adattamento significa optare per mezzi pubblici sgangherati, a volte senza aria condizionata e senza un sedile comodo che culli il nostro lato B per tutta la durata del viaggio, significa scegliere un bagaglio leggero e riempirlo con il minimo indispensabile, camminare spesso per risparmiare soldi che altrimenti dovresti dare a Uber, dormire negli ostelli più economici di sempre, mangiare nei mercati locali o cibo da strada e tanto altro ancora.
E non venirmi a dire che è un modo di viaggiare solo per giovani perché la mia dolce metà ha appena compiutoto 49 anni ed è un incredibile backpacker 🙂 Non c’è età che tenga se si ama viaggiare in qualità di backpacker! Questo modo di viaggiare è aperto a tutti e nel tempo ho incontrato viaggiatori zaino in spalla molto giovani ma anche in là con l’età (che per la maggior parte delle volte davano filo da torcere ai giovincelli) 🙂

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Amore per il diverso

Sono sempre stata una persona curiosa rispetto a tutto quello che è diverso da me, dal colore della mia pelle, dalle ricette culinarie, dalle abitazioni e modi di vivere la vita, la quotidianità. Quando i miei piedini poggiano su una terra sconosciuta mi trasformo in un piccione; la mia testa si muove senza freni a destra e a sinistra cercando di catturare quanto più possibile. Questo si chiama “amore per il diverso”. Non si ha mai abbastanza di scoprire e conoscere le abitudini di un popolo diverso dal nostro che sia vicino o lontano dall’Italia.
Amare ciò che è diverso non significa solo osservare ma immergersi, spingersi oltre i propri limiti, testare i modi di fare e di pensare altrui e il miglior modo per riuscirci è stare a contatto con i locali.

Itinerario versatile

Se vuoi essere una backpacker a tutti gli effetti c’è un’altra qualità che devi coltivare: l’essere versatile. Togli i paraocchi e buttali via. Quando si viaggia non è detto che si riesca a spuntare ogni luogo che si ha scritto nel proprio itinerario. Abitua la tua mente agli imprevisti e ai cambi di programma. Non sempre è un male anche se per riorganizzarsi si impazzisce un po’ 🙂 Quando ero in Perù ho scoperto per due attrazioni che non potevo perdermi (le antiche piramidi Cahauchi e il Canyon de los perdidos) e non hai idea di quanto fumo sia uscito dal mio cervellino per riprogrammare tutto l’itinerario 🙂 Alla fine è stato un successone e ho portato a casa due esperienze indimenticabili!

Ora che hai capito cosa significa essere backpacker che ne dici di provare questo stile di viaggio? Testare le varie nicchie del mondo travel è un po’ come mangiare: finché non assaggi non puoi sapere se la pietanza ti piacerà o meno idem per quanto riguarda i diversi modi di vivere un viaggio!

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