Auguri Roi Michel, un regalo di Gianni Agnelli

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Michel Platini
Michel Platini
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Auguri Roi Michel Platini, il compleanno di un artista senza tempo che l’Avvocato volle per la Sua Juventus.

21 giugno 1955. Sono 66, caro Michel. Tanti, pochi, ma quanto conta un numero per una leggenda? Le leggende contano gli anni? Michel Platini appartiene alla nostra gioventù, quella gioventù cui apparteneva il suo presidente Giampiero Boniperti, scomparso soltanto qualche giorno fa. Michel Platini ha rappresentato qualcosa che andava molto oltre il campionissimo in campo. Qualcuno della sua epoca era probabilmente anche più bravo di lui in campo, ma nessuno come Michel incarnava un modo di vivere, di pensare, di essere.

Era francese con origini italiane. Un cocktail che ha generato un talento calcistico unico, ma soprattutto un uomo intelligente, ironico, capace con una battuta di farti sorridere o di stroncarti. Era la grande passione dell’Avvocato Agnelli ed è stato il suo più grande regalo per la sua Juve. Boniperti chiuse subito la faccenda riguardante il suo acquisto, costò meno di 150 milioni. Un affare. Una delle battute più belle dell’Avvocato riguardava proprio l’acquisto del numero 10 francese: “L’abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras”.

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Il colpo di fulmine

Una passione che ha una data precisa, 23 febbraio 1982, è un martedì quando al Parco dei Principi di Parigi si affrontano in amichevole Francia ed Italia. È l’Italia di Enzo Bearzot, che diventerà Campione del Mondo appena cinque mesi dopo e la Francia di Michel Platini. La Francia vince 2 a 0, ma la storia di Michel Platini e della Juventus cambia al minuto 19 del primo tempo, quando il numero dieci francese realizza la rete che porta in vantaggio i transalpini. Platini gioca da Platini, aveva un marcatore di nome Marco Tardelli ma quella sera nessuno se ne accorse.

Sulle colline torinesi un telespettatore rimase incantato dalle magie del numero dieci francese, Gianni Agnelli comprese più e prima degli altri che Michel Platini era un calciatore Hors Catégorie, come le vette più dure ed impervie del Tour de France. Una telefonata al direttore dell’Equipe, Edouard Seidler, che dice all’Avvocato ciò che l’Avvocato voleva sentirsi dire ovvero che il calciatore era a fine contratto con la sua squadra di club, il Saint Etienne. Telefonata nella notte a Giampiero Boniperti e via. Parte l’operazione Michel Platini a Torino.

L’Avvocato e Le Roi

L’Avvocato e Michel Platini è un binomio che probabilmente non si rivedrà più. Non soltanto nella Juventus e non soltanto nel calcio italiano. Due personalità fortissime, affascinanti, intriganti, magnifici complici. Platini rappresentava per l’Avvocato il calcio, il suo calcio. Intelligenza, fantasia, genialità, altruismo, prendete il tutto, agitate ma non mescolate, esattamente come chiedeva espressamente James Bond quando ordinava una vodka – martini ed avrete Michel Platini.

Ma se la frase dell’Avvocato Agnelli che abbiamo citato è quella che tutti conoscono, sicuramente la più citata quando si parla del loro rapporto, ve ne è un’altra che testimonia come nessuna la passione di Gianni Agnelli per il francese: “Nella Juventus nessuno è mai stato al suo livello e se in futuro ci sarà qualcuno che lo supererà, lo ammetteremo a malincuore”. Qui traspare tutta la stima che Gianni Agnelli aveva per l’uomo Michel Platini.

L’Avvocato Agnelli e i ricordi di Michel Platini

“Poche parole, tanti complimenti e una richiesta: vinciamo la Coppa Campioni. Ho detto che gli devo tutto? Sì, perché mi ha dato la possibilità di essere felice nel calcio e nella vita. Mi ha portato in una squadra prestigiosa, fatto giocare ad altissimi livelli e vincere, permesso che fossi un uomo libero di scegliere. Non solo nel calcio. Mi ha dato autonomia finanziaria. Tutte cose che vanno oltre il calcio”.

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Ero la sua passione e soddisfazione. Perché mi aveva scelto e dopo poteva dire agli amici, al suo mondo, agli industriali, agli attori, che capiva tanto anche di calcio. In fondo chi ero? Un buon giocatore francese di Nancy e Saint Etienne, non del Barcellona. Alla Juve sono diventato Platini. E lui aveva visto lontano, non Boniperti, non Trapattoni. Lui mi voleva. L’ho reso orgoglioso“.

Le Roi Michel Platini. Il triste momento dell’addio

“Era l’87, la stagione stava per finire. Mi invitò a casa sua e gli dissi: “Vado via”. Lui, sorpreso: “Come? Per che squadra?”. Lo tranquillizzai, nessuna squadra: “Smetto”. Sollievo. Subito mi propose di lavorare per lui, ma risposi: “No, grazie, devo tornare al mio porto, sono lontano da tempo, devo riflettere”. Poi ho fatto la tv, il c.t., insomma non è stato possibile. Ma non mi ha dimenticato. E neanch’io. Sa cosa successe alla sua festa per i 70 anni? Venne a Parigi a festeggiare. Chez Maxim. C’era John con lui.


Andai a trovarlo e gli regalai il mio primo Pallone d’oro. Mi disse: “Grazie, Michel! Ma è d’oro?”. E io: “Scherza, Avvocato? Se fosse stato d’oro me lo sarei tenuto!”. Per i miei 40 anni si presentò con un regalo: un pallone di platino, piccolo, ma quello era platino. Il vero regalo fu il pensiero, non si era dimenticato. Era molto attento ai dettagli umani. Ho ricambiato al Mondiale ’98 facendolo venire all’incontro con Kissinger“.

Le Roi Michel Platini. Un sincero ringraziamento

Le Roi Michel Platini, passano gli anni, ma non passano le emozioni che quest’uomo ha regalato. Se tanti adolescenti e giovani avevano il suo poster in cameretta, era perché quel francese riccioluto, fisicamente gracilino, non era soltanto un grande calciatore. Era un personaggio in grado di farti sognare, con la sua classe, con la sua intelligenza, con la sua ironia. Con Michel Platini si volava sempre alti, in campo, ammirando le sue giocate, fuori e dentro la nostra cameretta con la fantasia e la nostra voglia di imitarlo. Quei poster erano un invito a non smettere mai di inseguire i propri sogni.

Provate a chiedere a qualsiasi tifoso della Juventus che abbia superato i cinquant’anni, chi ama di più tra Michel Platini e Cristiano Ronaldo. Se ne troverete uno che risponderà Cristiano Ronaldo probabilmente non sarà tifoso della Juventus. Auguri Michel e merci, merci beaucoup.

P.S. Le Roi Michel Platini, osservate con attenzione il video, un meraviglioso compendio del Michel Platini calciatore e il Michel Platini uomo.

Articolo di Stefano Vori

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