App bambini in auto: tutti i dispositivi salva vita

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Si chiama amnesia dissociativa è dovuta a stress, fretta o stanchezza e provoca momentanei vuoti di memoria. E’ a questa patologia che sono imputabili la maggior parte dei casi di abbandono di bambini in automobile, un fenomeno che negli ultimi vent’anni in tutto il mondo ha causato la morte di oltre 600 minori.

La normativa e le sanzioni

L’Italia è il primo paese al mondo a rendere obbligatoria, qualora si trasporti un bambino di età compresa tra 0 e 4 anni, l’installazione di un dispositivo che rilevi e segnali agli adulti la presenza del piccolo in abitacolo. Per il rispetto della normativa dovrebbe certamente essere sufficiente il buon senso dei genitori, ma in ogni caso il legislatore ha introdotto anche aspre sanzioni per i contravventori. Multe fino a 326 euro, la decurtazione di 5 punti dalla patente e la sospensione della stessa fino a due mesi in caso di recidiva entro due anni. Della violazione risponde il conducente ovvero, se presente sul veicolo al momento del fatto, chi è tenuto alla sorveglianza del minore.

App bambini in auto: quali sono le migliori?

Esistono applicazioni da scaricare sul proprio smartphone che lavorano come un dispositivo anti abbandono. Le più utilizzate sono Precious cargo (disponibile sia in versione iOS che Android) e KarsforKids Safety (disponibile solo per Android), ma anche la nota Waze ha qualche anno fa introdotto la possibilità di impostare un allarme che ricordi al guidatore al termine di ogni viaggio la presenza dei bambini a bordo.

Dispositivi fisici: indipendenti e integrati

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I dispositivi anti abbandono fisici sono seggiolini con sistema di allarme integrato oppure dispositivi indipendenti, e cioè cuscini o apparecchi da agganciare alle cinture del seggiolino. Entrambi sono dotati di sensori che comunicano generalmente con un’applicazione presente sul cellulare tramite bluetooth inviando un allarme visivo o sonoro quando si lascia il bimbo in auto. Il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo e di dare un segnale di conferma al conducente nel momento dell’avvenuta attivazione. E se alimentato da batteria, deve segnalare il basso livello di carica. Nessuna preoccupazione su eventuali radiazioni dell’apparecchiatura: è stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità a consigliare proprio l’utilizzo di auricolari Bluetooth per ridurre al minimo l’esposizione della testa alle radiazioni dei cellulari.

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Meglio un’applicazione o un dispositivo fisico?

La norma lascia indubbiamente spazio a molteplici interpretazioni prescrivendo genericamente che il dispositivo anti abbandono debba essere “un dispositivo di allarme, costituito da uno o più elementi interconnessi, la cui funzione è quella di prevenire l’abbandono dei bambini di età inferiore ai quattro anni (…), e che si attiva nel caso di allontanamento del conducente dal veicolo”. L’applicazione va indubbiamente avviata, e anche il telefono deve essere acceso per funzionare, ma un iniziale intervento del conducente è comunque richiesto anche nel caso di dispositivi fisici. Noi di Mamme in Auto riteniamo che su un argomento così delicato la prudenza non sia mai troppa e consigliamo ai genitori di dotarsi di un dispositivo dedicato e di non risparmiare mai sulla sicurezza dei loro figli.


C’è anche il bonus!

Nessuna scusa anche considerando che esiste un incentivo di 30€ per l’acquisto dei dispositivi anti abbandono: è possibile richiederlo attraverso il sito bonuseggiolino.it.

Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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