Red carpet, addio. L’edizione degli amfAR 2020, ribattezzata Fashion Unites, si è tenuta in salotto. Anzi, nei soggiorni e nei giardini di top model e stilisti, chiamati a raccolta dall’organizzatrice dell’evento, Carine Roitfeld di CR Runway, per allestire la prima sfilata in streaming internazionale su YouTube direttamente dalle proprie case.
Un evento che nonostante il coronavirus non ha perso il suo intento benefico, anche se, per questa volta, i fondi raccolti andranno alla lotta contro la COVID-19 anziché all’AIDS, come ha sottolineato dal proprio soggiorno il ceo Kevin Robert Frost.
Tutti i look delle modelle sulla passerella di casa
30 minuti che hannorivoluzionato il mondo delle sfilate come lo conosciamo. Perché sì, il direttore casting c’era (Piergiorgio Del Moro) e persino quello dei movimenti (Stephen Galloway), ma tutti hanno agito a distanza, insegnando alle modelle come si fa – anche se, considerati i nomi, non avevano bisogno di essere indottrinate. Ecco allora comparire Karen Elson che ringrazia Carine Roitfeld per averle dato una buona scusa per vestirsi, ammettendo che fino a un minuto prima indossava una tuta da ginnastica.
Poi inizia a sfilare sul tappeto del corridoio filmandosi con lo smartphone, seguita da Irina Shayk dalla sua casa di New York, che per l’occasione sceglie un abito maculato. Ed ecco comparire Stella Maxwell in leggings Versace con cagnolino in braccio (sul balcone), Halima Aden in abito Gucci (dopo averlo stirato a dovere), Natasha Poly in abito oro Paco Rabanne dalla cucina.
E ancora, Lily Aldridge in pantaloni da jogging Burberry, Eva Herzigova in vestito di pizzo e cilindro, Vittoria Ceretti in un look a tutto rock con gli anfibi, Adriana Lima in latex e l’ex Angelo di Victoria’s Secret Alessandra Ambrosio in costume, direttamente dal proprio giardino.
Non mancano le curvy Ashley Graham, Candice Huffine e Paloma Elsesser, il modello drag queen Miss Fame, Alton Mason e Chad White con pargolo in braccio. Ogni protagonista ha deciso in autonomia cosa indossare dal proprio fornitissimo guardaroba. E al termine, tutti si applaudono… da soli. Un ringraziamento simbolico rivolto a tutte le persone che stanno combattendo strenuamente contro il coronavirus.
I designer italiani in prima linea
A comparire in video diverse personalità della moda e stilisti, tutti uniti per ringraziare medici e personale ospedaliero in prima linea. A intervenire nel corso di CR Runway con amfAR Against COVID-19, molti designer italiani: Maria Grazia Chiuri, Riccardo Tisci, Silvia Fendi e Pierpaolo Piccioli vista mare da Nettuno, che chiosa “uniti, saremo più forti e più creativi“.
Un appello, quello volto a mantenere alto il livello di creatività, che arriva anche dal maestro dello street wear Virgil Abloh, seguito a ruota dai giovani Richard Quinn, Simon Porte Jacquemus e Olivier Ruosteing. E poi le star come Hailey Bieber e Kim Kardashian, che in altre circostanze avremmo sicuramente visto sul tappeto rosso dell’amfAR gala.
Le nuove fashion icon? Medici e infermieri
Derek Blasberg, capo delle partnership di moda e bellezza di YouTube e presentatore ufficiale di CR Runway con amfAR Against COVID-19, interpella la “padrona di casa” sui risvolti dell’evento: Carine Roitfeld ammette che l’idea è stata di suo figlio Vladimir, presidente di CR Fashion Book. E dichiara: “non sono una fashion icon. I medici e il personale ospedaliero sono le mie icone oggi“.
Anche il MET Gala punta sul virtuale
Un’idea isolata in attesa di tornare alle classiche sfilate o l’inizio di una rivoluzione? Intanto, anche il red carpet del MET Gala approda sui social media grazie alla #MetGalaChallenge. La sfida sul web invita gli utenti a ricreare i migliori look delle celebrities che in passato hanno calcato le scale del Metropolitan Museum. Proprio il 4 maggio – data inizialmente prevista per lo show prima dell’annullamento causa pandemia – il Constume Institute celebrerà le precedenti edizioni e decreterà i look migliori.
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