A Franca Valeri il David Speciale 2020: «Ma niente è come la risata del pubblico»

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Quando ha saputo che le era stato assegnato Il David di Donatello Speciale 2020, Franca Valeri ha fatto una lunga pausa e… «Che lusso!» ha commentato, con la sua inimitabile ironia.

«Sono felice di ricevere questo premio, e ringrazio chi ha pensato di darlo a me: i riconoscimenti fanno piacere, inutile negarlo» spiega ora a iO Donna. «Però l’unica conferma che ho sempre trovato rassicurante nella mia vita è la risata del pubblico: non c’è nulla di più esaltante».

Franca Valeri nel 2014 al Festival di Sanremo. (Ansa)

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Il nuovo libro

E da quella risata la Signorina Snob, la Sora Cecioni, è ormai lontana da tempo: una caduta, nel 2017, l’ha obbligata alla sedia a rotelle e ha praticamente azzerato le sue uscite pubbliche. Nel suo appartamento romano, con la noia come nemico numero 1, oggi passa le giornate soprattuto ascoltando musica: niente tv, e così le notizie sulla pandemia le sono giunte attutite, senza spaventarla. «Ho scritto (anzi: ho dettato, non vedo abbastanza bene) quasi metà di un nuovo libro, purtroppo mi sono un po’ arenata, mi affatica… Il titolo è La sedia del nonno. Penso spesso alla mia famiglia, ai miei genitori, ai miei nonni. Chissà perché… Starò invecchiando?» scherza Franca, un gigante dello spettacolo e della cultura italiana.

Franca Valeri

Altri premi: Franca Valeri e Alberto Sordi “migliori attori comici” nel 1963. (LaPresse)

Franca Valeri e la festa in famiglia

Il 31 luglio compirà cento anni. Come celebrerà? «Mia madre era restia a festeggiare i compleanni suoi e anche i miei. Certo non si sarebbe immaginata che quelli di sua figlia sarebbero stati così al centro dell’attenzione… Io vorrei trascorrere la giornata tranquillamente a casa con le persone a cui voglio bene, con la mia figlioccia (il soprano Stefania Bonfadelli, ndr) e la mia nipotina».

Franca Valeri


Franca Valeri premiata negli anni Sessanta con Monica Vitti, Michelangelo Antonioni, Lydia Alfonsi. (foto LaPresse).

Il regalo che più le piacerebbe? «Che le mie commedie siano rappresentate. Questa estate l’amica Lella Costa dovrebbe portare in scena il mio monologo La vedova Socrate a Siracusa. Ecco molto, molto meglio di un bel pacchettino o di un mazzo di fiori!»

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