Raffreddore nel neonato: come curarlo per evitare complicazioni

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Il sistema immunitario di neonati e bambini è più fragile di quello degli adulti, quindi sono spesso soggetti a raffreddori stagionali o altri disturbi delle vie aeree.

Soprattutto durante la stagione fredda, non sempre basta adottare tutte le misure consigliate dal pediatra per evitare che si ammalino. Inoltre, se frequentano ogni giorno l’asilo o i centri educativi per l’infanzia la probabilità di contagio aumenta con tutti i rischi e pericoli connessi.

Ad ogni modo non preoccuparti, nella maggior parte dei casi il raffreddore nel neonato se curato nel modo giusto si risolve senza problemi nel giro di poco e vdrai il tuo piccolo stare subito bene. Vediamo, però cosa puoi fare per alleviare il raffreddore del bambino.

Prima di proseguire, ti consigliamo di guardare questo breve video con dei consigli riguardo l’igiene di tuo figlio.

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Le cause del raffreddore nel neonato

Il primo raffreddore nel neonato si può manifestare nei primi mesi di vita (intorno al 3° o 4° mese, di solito) a causa di un infezione virale. I virus colpevoli del contagio possono essere oltre al virus dell’influenza, anche l’Adenovirus, la parainfluenza e il più recente Coronavirus.

Una volta colpiti dal virus i neonati ne diventano immuni e in questo modo sono protetti da future infezioni che potrebbero essere sviluppate dallo stesso agente virale.

Ricordiamo a tutte le mamme e i papà all’ascolto che quando parliamo di immunità, ci riferiamo al fatto che per un periodo di tempo il bambino sarà esente dalla stesso raffreddore già contratto, si tratta quindi a tutti gli effetti di una immunità temporanea.

A distanza di tempo il neonato tornerà ad essere suscettibile all’agente virale he gli aveva causato proprio quell’episodio in precedenza.

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Le vie di contagio

Il tuo piccolo è raffreddato e proprio non riesci a spiegarti come sia potuto accadere? Prima di farti prendere dal panico vediamo insieme quali sono le vie contagio attraverso cui il virus passa indisturbato insidiandosi nell’organismo dei più piccoli.

La saliva è la prima da considerare: le goccioline di saliva che emettiamo durante starnuti o colpi di tosse, fanno da trasportatori del virus da un soggetto all’altro.

Il contatto diretto o indiretto con persone già infette oppure con oggetti contaminati perchè toccati in precedenza da persone infette. In questo caso entrano in gioco più fattori, se tocchiamo con le mani oggetti contaminati e poi mettiamo le mani in bocca oppure ci strofiniamo gli occhi, abbiamo molta più probabilità di ammalarci.

Una cosa importante da sapere, che magari spesso sottovalutiamo, è che i virus sono in grado di rimanere attivi sulle superfici degli oggetti fino a 2 o 3 ore.

Insomma, purtroppo è davvero facile venire a contatto con tutti gli agenti virali presenti, nella maggior parte dei casi non ce ne accorgiamo nemmeno. Dunque, uno dei primi accorgimenti potrebbe essere proprio quello di fare attenzione affinchè il neonato eviti di entrare in contatto con elementi infetti.

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I sintomi più comuni

Il raffreddore arriva e primi sintomi non lasciano spazio a dubbi. Come mamma, tra le prime avvisaglie che noterai di qualcosa non va nel neonato, c’è sicuramente la difficoltà nel dormire; il tuo bambino faticherà a prendere sonno anche se è molto stanco, oppure si sveglierà durante il riposo a causa proprio del raffreddore.
Questo aspetto si accompagna ad altri, vediamo quali sono gli altri sintomi tipici del raffreddore nei neonati:

  • naso che cola

nei primi giorni il muco che fuoriesce dal naso è molto acquoso e di colore chiaro; più avanti diventerà denso e di colore tra il giallo e il verde. Il naso che cola potrebbe accompagnarsi anche con una vera e propria congestione nasale, durante la quale il bambino potrebbe respirare con la bocca.

  • febbre

La febbre compare in genere nei primi giorni; può rimanere bassa oppure alzarsi ed in questi casi è sempre consigliato il consulto del pediatra che potrà prescrivere la tachipirina.

  • starnuti

Lo starnuto in realtà, è uno dei primissimi segni dell’avvento del raffreddore, a volte può essere scambiato anche per allergia nel caso di soggetti intolleranti.

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  • tosse

La tosse sopraggiunge quando ad essere coinvolti nel raffreddore sono sia le alte che le basse vie respiratorie. Nel neonato la tosse è davvero spiacevole, puoi provare a calmarla con metodi naturali (esempio: umidificando maggiormente la stanza dove riposa), ma se persiste chiedi una consulenza al pediatra.


  • occhi arrossati

Gli occhi di tuo figlio ti parlano, osservali molto attentamente, nei periodi di raffreddore saranno arrossati. Fa parte dei sintomi comuni, il rossore sparirà da solo nel giro di poco.

  • diminuzione appetito e problemi con l’allattamento

Se il neonato rifiuta il seno e in generale risulta inappetente, non allarmarti, anche questa è una situazione che fa parte dello stato influenzale. E’ importante in questa fase non forzare il bambino a mangiare, sarà lui stesso a cercare nuovamente il seno in pochi giorni.

  • irritabilità

I pianti frequenti sono ciò che agita maggiormente i genitori quando i bambini sono raffreddati. E’ fondamentale cercare di tranquillizzarli durante queste crisi, anche se non è facile, vedrete che pian piano tornerà la serenità perduta.

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I rimedi efficaci per alleviare il raffreddore nel neonato

Il sistema immunitario nei neonati è in grado di combattere autonomamente il virus, ecco perchè da genitore non devi preoccuparti più di tanto. Per alleviare i sintomi poco piacevoli di cui ti parlavamo in precedenza, puoi provare ad evitare i farmaci ed optare per rimedi casalinghi semplici da attuare e che funzionano nella maggior parte dei casi. Quali sono?

  • Aumentare l’assuzione di acqua

Cerca di far bere molto il neonato, l’acqua infatti aiuterà ad evitare la disidratazione e scioglierà il muco.

  • Effettuare lavaggi nasali con sale

Anche se già lo facevi in precedenza, continua ad effettuare i lavaggi nasali al tuo bambino. In periodo di raffreddore utilizza una soluzione salina che andrà a contrastare i muchi, liberando le vie respiratorie. Puoi utilizzare anche gli aerosol con della semplice soluzione fisiologica per liberare il nasino chiuso.

  • Umidificare gli ambienti

Un ambiente umido favorirà il drenaggio dei muchi, alevierà la congestione nasale e farà riposare meglio i tuoi bambini

  • Favorire il riposo

Anche se abbiamo detto che il neonato è irrequieto in questi periodi, cerca di favorire il suo sonno evitando qualsiasi tipo di stress come rumori i forti, tieni la stanza in penombra ed un generale clima tranquillo in casa.

Quali sono le complicazioni del raffreddore nel bambino?

In rari casi un semplice raffreddore può sfociare in morbi ben più gravi. Non temere, con l’aiuto del pediatra individuerete le giuste cure affinchè il neonato torni sano nel più breve tempo possibile.
Quali sono le malattie che possono derivare dal raffreddore?

  • Otite

E’ l’infiammazione dell’orecchio medio, probabilmente si può considerare una delle più comuni complicanze da raffreddore.

  • Sinusite

In questo caso si tratta dell’infiammazione dei seni paranasali.

  • Laringotracheobronchite

E’ una malattia dell’apparato respiratorio che vede cooinvolti la laringe, la trachea e i bronchi. Porta una tosse molto forte, voce rauca e problemi di respirazione.

  • Polmonite

E’ un’infiammazione a livello degli alveoli polmonari che comporta difficoltà respiratorie, sudorazione, vomito, febbre e tosse.

Tutte queste malattie necessitano l’intervento medico soprattutto nel caso dei più piccoli. La cosa da fare quindi è allertare quanto prima il pediatra se vedi comparire uno di questi sintomi nei neonati o nei bambini.

 

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Prevenire è possibile?

Le regole per prevenire il raffreddore dei bambini sono semplici: mamme, papà, pronti a metterle in pratica?

  • Sterilizzare periodicamente ciucci e giocattoli che il piccolo usa più spesso.
  • Lavarsi attentamente le mani prima di dargli da mangiare.
  • Aver cura di tossire e starnutire in un fazzoletto di carta e gettare quest’ultimo al più presto; oppure in caso di emergenza, starnutire nell’incavo del braccio.
  • Tenere lontano il bambino da chiunque sia malato o da chi può essere contagiato ma asintomatico.

Leggi un approfondimento sul tema raffreddore sul sito dell’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Fonte articolo alfemminile

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Redazione MusaNews
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