Quando vediamo comparire sui nostri cibi la muffa subito ci mettiamo in allarme. Ma quando è davvero pericolosa e quando invece basta toglierla per poter consumare tranquillamente il cibo sottostante?
Con il termine muffa si intendono differenti funghi microscopici che si possono sviluppare su pareti, pavimenti, superfici varie, oggetti, ecc. Non ne sono esenti neppure gli alimenti (ad esempio frutta, verdura, pane o marmellate) sopra i quali, se vi sono determinate condizioni in fatto di umidità e temperatura, possiamo veder comparire macchie di colore bianco, grigiastro, giallo-arancio o verde.
Non sempre le muffe sono pericolose o dannose, pensiamo ad esempio alla penicillina (antibiotico) oppure più semplicemente a quelle che si utilizzano per produrre alcuni formaggi come il gorgonzola o per la fermentazione della salsa di soia.
Ve ne sono però alcune che producono micotossine, sostanze tossiche nocive per la salute che possono scatenare disturbi gastrointestinali ma anche creare problemi ad organi come reni e fegato oltre che far comparire asma, riniti e allergie.
È bene dunque sapere su quali cibi è possibile togliere la muffa consumando il resto tranquillamente e quali invece sono da gettare subito via.
Cibi ammuffiti da buttare
I cibi che bisogna gettare via in caso di muffa sono tutti quelli che hanno un elevato contenuto di umidità oppure dalla consistenza porosa. Questi potrebbero infatti essere contaminati anche al di sotto della superficie esterna e dunque contenere micotossine.
Si tratta di:
- carne
- bacon
- salsicce
- avanzi di carne cotta
- cereali cotti
- pasta
- formaggi freschi tipo ricotta e mozzarella
- yogurt
- succhi di frutta
- frutta e verdura molto acquose come cetrioli, pesche e pomodori
- pane e prodotti da forno
- frutta secca (molto pericolose le arachidi)
- burro
In caso uno di questi cibi sia contaminato da muffa, chiudetelo subito in un sacchetto e mettetelo fuori dalla portata di bambini e animali. Pulite accuratamente la parte del frigorifero dove poggiava e gli eventuali utensili che sono venuti a contatto con gli alimenti incriminati.
Cibi che si possono ancora consumare
Si possono riutilizzare, facendo solo attenzione a togliere via la parte dove si è sviluppata la muffa:
- salame e prosciutto
- formaggi a pasta dura
- frutta e verdura solide come cavolo, carote, ecc.
- marmellata (la protegge dalle spore la presenza di zucchero che lega all’acqua)
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Come evitare la comparsa di muffe
Conservate in luoghi adatti i differenti cibi e cercate di comprare solo quello che vi serve realmente evitando di accumulare troppo e poi far andare a male.
Una volta che avete cucinato del cibo tenetelo ben chiuso in contenitori di vetro e non lasciatelo fuori dal frigo, soprattutto se le temperature esterne sono alte.
Gli avanzi andrebbero consumati entro un massimo di 4 giorni per fare in modo che le muffe non possano svilupparsi.
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