La montata lattea consiste nell’avvio della produzione di latte materno da parte del seno per l’allattamento del neonato. I tempi con cui la montata lattea si verifica possono cambiare da mamma a mamma, ma generalmente si assestano tra i 3 e i 4 giorni dopo il parto, presentandosi con dei sintomi specifici. Scopriamo assieme tutto quello che c’è da sapere sulla montata lattea, come capire quando arriva e come comportarsi se ritarda.
Latte materno: dal colostro alla produzione di latte vero e proprio
La montata lattea non arriva subito dopo il parto, ma bisogna aspettare qualche giorno. A poche ore dal lieto evento, invece, il seno produce il cosiddetto “colostro”, una specie di latte di colore giallastro, dalla consistenza cremosa: questo liquido denso è povero di grassi, ma ricco di zuccheri, proteine, vitamina A e gli anticorpi necessari al tuo bambino. Al neonato bastano davvero poche gocce di colostro succhiato dal seno: ha una quantità talmente alta di sostanze nutritive che gli basteranno! Inoltre, il colostro permetterà al tuo bambino di espellere le prime feci e l’eccesso di bilirubina che provoca l’ittero.
La montata lattea, in cui si produce il latte vero e proprio, passa attraverso una prima produzione del cosiddetto “latte di transizione” e una seconda di “latte maturo”: il latte materno maturo avrà meno proteine e sali minerali del colostro, ma sarà più ricco di grassi. Pochi giorni dopo il parto, dunque, il liquido da giallastro diventerà più bianco e opaco, mentre la consistenza si farà più liquida: ecco arrivata, quindi, la montata lattea! Ma cosa la genera?
La montata lattea è data dall’aumento dell’ormone “prolattina”, che viene stimolato nella mamma dalla stessa azione di suzione del neonato, permettendo così il passaggio del latte materno dal tessuto ghiandolare del seno ai dotti galattofori. Non è dolcissimo che sia il tuo bambino a “chiedere” al tuo corpo il latte durante l’allattamento al seno?
Capire quando arriva la montata lattea: i sintomi
La montata lattea, in cui finalmente arriva al seno della mamma il latte maturo ricco di nutrienti, si verifica quindi tra i tre e i quattro giorni dopo il parto, anche se questa quantità di tempo può variare da mamma a mamma. In certi casi, inoltre, la montata lattea può arrivare subito abbondante, mentre in altri sarà più graduale. Difficile stabilire quindi con esattezza quando arriva!
Anche i sintomi con cui la montata lattea si presenta possono essere differenti da donna a donna. Tra i sintomi più comuni ci sono l’aumento del volume e l’inturgidimento del seno, accompagnati da una sensazione di calore e tensione e, a volte, anche da un po’ di dolore; la comparsa di vene blu sulla superficie del seno materno; una fastidiosa sensazione di formicolio all’interno del seno; brividi di freddo. Buona parte di questi sintomi possono essere alleviati dal neonato: nel momento in cui il tuo bambino, durante l’allattamento, svuota il seno, ti darà sollievo.
Come stimolare la montata lattea
Se la montata lattea non arriva in automatico, esistono alcuni metodi utili per la mamma per poterla stimolare. Come stimolare la montata lattea? Prima di tutto è importante attaccare il tuo bambino al seno il prima possibile: come abbiamo visto, la montata lattea è stimolata dalla suzione del neonato e prima questa si verifica, prima arriverà il latte materno! Di solito si fa attaccare il neonato al seno della mamma a poche ore dal parto per creare un primo importantissimo contatto e avviare il processo di produzione del latte.
Per stimolare la montata lattea non sarà solo utile attaccare il tuo bambino al seno il prima possibile, ma anche farlo di frequente, perché la suzione possa portare alla produzione di prolattina. In certi casi è possibile anche aiutarsi con un tiralatte. Sarà importante, poi, riposarsi tra una poppata e l’altra così come ricordarsi di bere molta acqua e curare la propria alimentazione evitando troppe calorie.
Cura sempre l’igiene del seno dopo l’allattamento e massaggia i capezzoli con un olio di mandorle dolci perché possa evitare la formazione di ragadi al seno o un eventuale ingorgo mammario. Infine, evita di stare in ansia e preoccuparti troppo: uno stato di agitazione potrebbe ritardare ulteriormente l’arrivo della montata lattea.
E se la montata lattea non arriva?
Ripetiamolo ancora una volta: la montata lattea non arriva nello stesso momento per tutte! Ogni mamma ha la sua storia. Il ritardo dell’arrivo della montata lattea può essere dovuto a diversi fattori: si verifica di frequente se il parto è stato lungo e faticoso e persiste uno stato di agitazione e stress nella neomamma; se c’è stato un parto cesareo o una pesante emorragia dopo il parto; se si ha un forte stress di tipo emotivo; se si è ripreso subito a fumare…
Cosa fare, allora, se la montata lattea non arriva? Stai con il tuo bambino! Il contatto fisico tra voi, tra la vostra pelle, le sue labbra e il seno materno, non faranno che stimolare la produzione del latte al seno. Allo stesso modo ci si può aiutare con un tiralatte. La montata lattea arriverà presto: non andare nel panico!
E se il seno fa male nel momento della montata lattea?
In certi casi una mamma può provare un forte dolore al seno all’arrivo della montata lattea. Una delle cause principali di questo dolore può essere la presenza di un ingorgo mammario: l’ingorgo mammario si verifica quando il neonato non riesce a succhiare il latte dal seno materno durante l’allattamento.
Cosa fare in caso di ingorgo mammario? Prima di tutto bisogna provare ad allattare spesso, in modo che l’ingorgo possa “sciogliersi” in modo autonomo. Possono aiutare nell’impresa degli impacchi di acqua calda alla base del seno, che aiutino a fluidificare il latte materno. Ci si può, inoltre, aiutare con le mani. Vietato, invece, in caso di ingorgo mammario, l’uso del tiralatte!