“IT” è esistito davvero…

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Pochi sanno che il Clown di “IT” è tratto da una Storia Vera: La vera Storia di Pennywise

Non sappiamo se sia nato prima l’uovo o la gallina, ma abbiamo un’idea sul fatto che i clown rappresentassero qualcosa di sinistro e viscerale già prima che Stephen King materializzasse Pennywise nel suo IT, a metà dei rutilanti anni ’80. Costrutto iperrealista dell’orrore, iconico e mostruoso, Pennywise ha cambiato per sempre la percezione dei clown nell’immaginario, colonizzando le radici di un terrore atavico.

Genesi di Pennywise

In realtà, il mondo dei freak e i circhi estremi sono sempre stati una risorsa preziosa per la letteratura del grottesco, dell’horror e delle mostruosità deformi. Potremmo citare The Elephant Man, La donna scimmia, La donna è una cosa meravigliosa o Freaks!, film o serie dove i drammi delle creature spaventose e spaventate di varietà, palcoscenici e avanspettacolo si mescolano con i meandri più profondi dell’orrore: gobbe, nanismo, gigantismo diventano elementi di disagio ma anche di orrore grottesco. A questo proposito, i clown si inseriscono perfettamente nelle lunghe e variopinte schiere dei freak.

Pennywise offre un palloncino

Il sorriso del clown sotto la luna o alla luce festosa del circo ha sempre trasmesso qualcosa di sinistro? Sicuramente questa è stata la sensazione di Stephen King, che per progettare il mostruoso Pennywise ha richiamato alla mente un’esperienza che lo aveva lasciato in uno stato di disagio. Lo scrittore ha raccontato l’episodio nel 2013, durante una conferenza ad Amburgo.

Da piccolo andavo al circo e c’erano qualcosa come 12 uomini adulti che uscivano da una piccola macchinina. Avevano la faccia completamente dipinta di bianco, la bocca rossa come se fosse piena di sangue e urlavano in continuazione con gli occhi completamente spalancati. I bambini ne sono letteralmente terrorizzati, e gli adulti non fanno che dire loro ‘Non sono divertenti, Johnny?’. Ma Johnny risponderebbe ‘No, per niente! Portami via da qui! Questa gente è pazza!’

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Stephen King con la maglietta I love books

L’incubo lucido del circo e degli occhi spalancati dei clown ha spinto Stephen King a ripescare qualcosa da quel traboccante immaginario e utilizzare il codice clownesco per costruire una storia di bambini, di pioggia e di paura: IT.

L’idea di Pennywise venne a King mentre si trovava in Colorado, come lo scrittore ha spiegato durante la stessa conferenza: l’autore era alle prese con l’ideazione di una creatura del male che avrebbe dovuto spaventare i bambini.

Pensai ‘Ci metterò più mostri possibile, un vampiro, un lupo mannaro, e anche la Mummia’. Ma poi ho pensato ‘Ci dev’essere un mostro che possa racchiuderli tutti, qualcosa di orribile, grottesco, una creatura che non vorresti mai vedere’. Quindi ho pensato ‘Cosa spaventa i bambini più di ogni altra cosa al mondo?’ E la risposta fu ‘I clown’. Contestualmente, durante un volo di linea, King si trovò di fianco un uomo vestito da clown di McDonald’s e questo accese ancora di più la sua ispirazione.

Chi è Pennywise?

Pennywise il clown è solo una delle diverse sembianze di un’entità chiamata IT, una forza del male indefinita di genere neutro che esiste dalla primordialità, da molto prima del Big Bang. Nella sua forma reale, IT vive in un’altra dimensione: il macrouniverso.

Alla formazione della Terra, la “cosa” si trasferì sul pianeta, proprio dove prese forma la città di Derry, e stabilì un rapporto di parassitismo morboso con gli abitanti: IT, nell’immaginario costruito dal re dell’orrore, èstanziato nelle fognature in uno stato semiperenne di riposo.

Il nuovo Pennywise del film IT del 2017

La creatura di Stephen King si sveglia ciclicamente ogni 27-30 anni e il risveglio è associato al bisogno di sfamarsi, nonché a varie tragedie come l’esplosione delle ferriere Kitchener.

Il guardiano di Derry, Mike Hanlon, del gruppo dei Perdenti, è rimasto a vegliare ed analizzare a lungo la figura di IT, arrivando alla conclusione che l’essere non fosse necessariamente qualcosa di malvagio, quanto un’entità negativa che controbilanciava gli influssi positivi.

Questa però è un’interpretazione che va oltre la letteralità: Pennywise, nel lungo e indimenticabile romanzo di King, è inteso come un’entità pericolosa, da combattere.

La copertina del romanzo It

I clown dell’orrore

Pennywise è ispirato a 3 clown realmente esistiti negli Stati Uniti, che hanno acceso la fantasia di Stephen King.

Il primo è il clown Bozo, che negli anni ’60 e ’70 era molto famoso sul piccolo schermo americano nei programmi per bambini.

Bozo indossa un abito azzurro da clown, il canonico naso rosso, il mascherone bianco e due enormi ciuffi di capelli rosso accesso che gli spuntano dai lati della testa. Vi ricorda qualcuno?

Un primo piano del clown Bozo

Il secondo è Clarabell, il partner di Howdy Dowdy nel Howdy Dowdy Show, famoso dalla metà degli anni ’50. Clarabell mimava solo i gesti del sì e del no e indossava un costume a strisce.

Il clown Clarabell mentre spruzza una bomboletta

Il terzo è Ronald McDonald, il clown del fast-food. Ronald McDonald apparve per la prima volta nei primi 3 spot televisivi, nel 1963. Poi il clown divenne capillare nel resto degli Stati Uniti con un’intensa campagna pubblicitaria.

Ronald McDonald in primo piano

Ma i clown nel corso degli ultimi decenni del XX secolo non si limitavano a far ridere i bambini al fast-food o in TV.

IT – in realtà – non prescinde dalla coulrofobia [paura dei clown, n.d.r.], diffusa e generalizzata dopo la paura collettiva che si era scatenata negli anni ’70 a causa del serial killer John Wayne Gacy – uno dei più sanguinosi ed efferati – che si travestiva da Pogo il clown e appariva alle feste dei più piccoli.

Il serial killer John Wayne Gacy e il suo travestimento da clown

Stephen King quindi non ha esattamente preso un simbolo del divertissement americano stravolgendone il senso: non ha trasformato il clown, allegro e divertente, in una maschera dell’orrore, ma ha captato il lato più inquietante della figura e ne ha costruito un nuovo generatore simbolico. Se prima di IT i clown erano sommariamente festosi e divertenti, dopo IT, a questa figura, è stato più facile associare la paura che la risata.

Il mito di IT ha contribuito ad aumentare l’allure intorno ai pagliacci. Proprio durante la lavorazione del nuovo IT (negli ultimi mesi del 2016), in alcuni stati americani si è diffusa la cosiddetta clown hysteria, la comparsa in massa di persone comuni vestite da clown che agitavano un coltello in luoghi bui o garage per spaventare a morte i passanti. Il fenomeno è stato così intenso e capillare che anche Stephen King ha detto la propria, cercando (inutilmente?) di smorzare l’entusiasmo dell’orrore sui pagliacci assassini.

Le forme di IT

IT (La cosa, come lo chiama il gruppo di bambini) è un essere solido, liquido, camaleontico e trasformista. Ha diverse forme e quella più inquietante e sgargiante è quella di Pennywise, il clown chiamato anche Robert Gray (Bob).

Pennywise del film TV del 1990 è un clown sardonico e perverso, uno psicopatico che indossa una tuta gialla con una giacchetta lucida viola e pon-pon arancioni. Il viso è dipinto di bianco e punteggiato da un voluminoso naso rosso, rosso come i capelli crespi e voluminosi del pagliaccio.

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Il palloncino con cui attira i bambini è giallo.

Tim Curry sul set di It fuma una sigaretta

Il Pennywise del film IT di Andy Muschietti, in uscita l’8 settembre nelle sale americane, indossa invece una tuta completamente argentata con i pon pon e tiene in mano un palloncino rosso.

Il palloncino, trasfigurato già dal romanzo da spumeggiante passatempo per bambini a meccanismo di morte e orrore, sarà l’oggetto rappresentativo del nuovo Pennywise interpretato da Bill Skarsgård.

Il Pennywise di Tim Curry e quello di Bill Skarsgård

Ricordate l’adattamento del 1990? Fu proprio il palloncino a incastrare Georgie, attirato da quell’attrattiva colorata e meravigliosa, e a condannarlo a morte.

Pennywise ha espressioni plastiche, ama gli scherzi e le burle, che non esclude possano finire anche in un bagno di sangue.

Nel film del 1990 la vera natura del clown era impersonata da un ragno gigante, ma si trattava sempre di una semplificazione effettuata dalle menti dei ragazzi. La vera essenza di IT è una forza invisibile che difficilmente si può inquadrare in una sembianza precisa, ma che si può captare nella sua essenza solo con le sensazioni della mente.

Nell’atteso film di Muschietti, Pennywise prenderà anche la forma delLebbroso, interpretato da Javier Botet.

Il gruppo dei Perdenti di It del 1990

Nel romanzo, a incontrare IT nella forma del Lebbroso è Eddie, che s’imbatte in lui (sia da piccolo che da adulto) su Neibolt Street.

Nell’ultimo adattamento di Andy Muschietti, IT assumerà anche le sembianze di Judith, una donna interpretata da Tatum Lee.

IT è apparso ai ragazzi anche in altre numerosissime forme: un uccello gigante e minaccioso nei confronti di Mike Hanlon (ispirato forse al Corvo), un lupo mannaro quando incontra Richie e Bill, ma anche un occhio, uno squalo e addirittura Dracula, quando Ben sfoglia gli archivi della biblioteca pubblica.

I poteri di Pennywise

Cambiare forma: Pennywise, o IT, può trasformarsi in una serie di apparizioni e di solito intercetta quelle che costituiscono le paure recondite della mente umana. Il clown è solo la sembianza preferita, ma la cosa può prendere le forme di amici o parenti defunti, di una statua, di un ragno o anche di una colata appiccicosa arancione.

Leggere nella mente: l’entità malefica sa cosa i suoi bersagli abbiano nella loro mente. Conosce i desideri, le angosce, i punti deboli. Sa attirare i bambini con i palloncini, i ragazzini con gli incubi e gli adulti con i ricordi più spaventosi.

Creare illusioni: proprio come un vero clown, Pennywise è in grado di creare qualunque cosa: immagini in movimento, oggetti volanti, giochi di prestigio con i palloncini o le barchette di carta. Riesce anche a far apparire pop-corn, fiori, zucchero filato.

Invisibilità selettiva: Pennywise non è visibile a tutti. Quello che si è portati a pensare è che intercetti una proiezione mentale ed è proprio questo il motivo per cui Beverly vede il sangue nel lavandino di casa (e gli adulti no) e Eddie vede il clown nei bagni della scuola.

Rigenerazione: Pennywise non è invulnerabile, può essere colpito e ferito ma ha anche la capacità di rigenerarsi velocemente.

Controllo della mente: Pennywise riesce a manipolare le menti delle proprie vittime e condurle così nella spirale del terrore. È in grado di fare il cosiddetto “lavaggio del cervello” e cancellare i ricordi. Il potere, probabilmente, si limita a controllare gli abitanti di Derry.

Telecinesi: Pennywise è in grado di muovere gli oggetti, farli volare o roteare. Nel trailer del film in uscita a settembre vediamo lo scorrimento impazzito e spaventoso delle diapositive.

Pennywise nelle docce

Vita e morte delle piante: IT può causare la morte delle piante con un tocco. Lo vediamo soprattutto quando Eddie lo incontra nella forma del Lebbroso.

Controllo del meteo: A volte può sembrare molto positivo che qualcuno riesca a far piovere, rannuvolare o far brillare il sole a piacimento. Ma il controllo che Pennywise fa delle condizioni meteorologiche non fa che ricordare la morte di Georgie, a ridosso di un canale di scolo durante un acquazzone. I motivi per cui il clown manipola il clima e il meteo sono riconducibili alla propria sete di sangue e assassinii.

Gli interpreti di Pennywise

Per un attore, potersi cimentare nel ruolo del clown assassino è una grande occasione nonché una prova eccezionale per mostrare istrionismo, capacità di immedesimazione e soprattutto una folle fantasia.

Nel film TV tratto da IT del 1990 il ruolo di Pennywise era interpretato da un indimenticabile e meraviglioso Tim Curry. L’attore più plastico degli ultimi decenni aveva messo a disposizione la propria “faccia di gomma” per dare forma a uno degli incubi più spaventosi di adulti e ragazzi. E aveva regalato un’icona da consacrare alla storia, un clown tanto indimenticabile quanto crudele, dai denti affilati e gli occhi sbarrati. Nel film del 2017, diretto da Andy Muschietti, il clown sarà interpretato da Bill Skarsgard.

La differenza del nuovo clown con il precedente è evidente: meno “pagliaccio” e più “creatura inquietante”, il nuovo Pennywise punterà meno sulla figura classica del clown, quello che distribuisce palloncini e piccoli giochi di prestigio, limandone anche i lati più comici e divertenti. Con il suo costume color ghiaccio e sangue, il nuovo pagliaccio restituirà una figura meno poliedrica e più smaccatamente spaventosa, come una sorta di specchio rigido e glaciale dei nostri incubi peggiori. Siete pronti a galleggiare con il nuovo Pennywise? Andrete a vederlo in autunno sul grande schermo?

Loris Old


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